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Sabato, 20 Aprile 2024
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Verso una soluzione la vertenza della casa albergo "La Pineta": i posti saranno tutelati, ma la verifica si farà a settembre

Proficuo l'incontro dei sindacati con il direttore generale dell'Inps e la nuova cordata di imprese che gestirà la struttura, Di Giovanni (Fp-Cgil): "Auspicavamo un accordo, ma le posizioni sono cristallizzate: verificheremo che quanto sia fatto"

All'accordo non si è arrivati, ma le posizioni sono state cristallizzate nell'ultimo verbale e se sarà rispettato quanto deciso significherà che i posti di lavoro nella casa albergo “La Pineta” sono stati conservati e con loro anche tutti i diritti acquisiti degli operatori e le operatrici. A riferirlo è Massimo Di Giovanni, referente della Fp Cgil che al tavolo con l'Inps che è proprietaria della struttura e l'azienda capofila della Rti che subentrerà dal primo giugno nella gestione, è tornato insieme agli altri sindacati con cui si sta affrontando la vertenza, ovvero Fials, Filcams Cgil e Fisascat Cisl. Presente all'incontro il direttore generale dell'Inps Luciano Busacca che ha spiegato come la sua assenza dall'ultimo incontro è stata determinata dal fatto di non aver ricevuto alcuna comunicazione e non da una precisa volontà.

“Chiarito l'equivoco sebbene non si sia giunti all'accordo che auspicavamo – spiega Di Giovanni – l'incontro non è stato negativo. Ha garantito l'accelerazione dell'ingresso dei primi sei nuovi ospiti per cui si arriverà a breve da 59 a 65. Po dovrebbero essercene altri tre abbastanza immediati arrivando a 68. Secondo il programma che lui ha paventato entro il 31 dicembre si dovrebbe arrivare a cento: è evidente che questo può solo portare soluzioni positive per la struttura, i lavoratori e le lavoratrici”. Il problema, infatti, è nel bilanciamento numerico pazienti-operatori oggi pari ad un rapporto di 70 a 58. Cosa che non garantirebbe l'equilibrio economico-finanziario alla nuova cordata di imprese che gestirà la struttura e per fronteggiare la quale era stata avanzata dai sindacati proprio la richiesta di far entrare nuovi pazienti, tanti quelli che hanno fatto richiesta, così da trovare quell'equilibrio a garanzia di tutti: dei pazienti che manterrebbero gli altri standard qualitativi di assistenza e dei dipendenti.

“Detto queste – spiega ancora il sindacalista – le aziende gestrici, quindi l'Rti, ha manifestato l'intenzione di avere due esubero rispettando però la clausola di salvaguardia”. Ragion per cui si auspica che saranno conservti tutti i diritti acquisiti in termini di ore, di inquadramento e di mansioni.”Sostanzialmente siamo soddisfatti della posizione presa dall'Inps, è però evidente che se i diritti acquisiti non saranno garantiti andremo avanti. Abbiamo intanto cristallizzato le posizioni e non abbiamo rotto, ma abbiamo chiesto al direttore dell'Inps un incontro di verifica”. Incontro che lo stesso ha fissato per settembre e che servirà “non solo a vedere se si sono rispettati l'intento di aumentare gli ospiti come detto dall'Inps e quello di mantenere intatti i diritti acquisiti dai lavoratori, ma anche verificare la garanzia della qualità e dell'efficienza del servizio”.

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