A Pescara torna il "Velo di Iside" per dire no alla violenza su donne e bambini [FOTO]
Ieri in piazza Salotto c'è stata anche una sfilata che è partita dalla stazione con modelle vestite da sposa e cani della Fisa insieme ai loro addestratori. Gli abiti nuziali sono stati donati da donne già sposate a ragazze economicamente meno fortunate
Successo per “Il velo di Iside”, manifestazione contro la violenza sulle donne e sui bambini che si è tenuta ieri sera (17 maggio) in piazza Salotto. Grande partecipazione della popolazione per questo delicatissimo tema.
Un evento con musica, spettacoli e dibattiti, organizzato dalla onlus “Iside” in collaborazione con la Fisa (Federazione italiana salvamento acquatico), e giunto alla quinta edizione per accendere i riflettori sulla violenza verso donne, bambini e in alcuni casi anche contro gli animali. Presente l'autrice Eleonora Giovannini, con un talk show aperto a tutti che ha visto gli interventi di politici, psicologi, avvocati e giovani talenti.
La manifestazione è iniziata con la dimostrazione di primo soccorso della Squadra di Salvataggio della 'Angeli del Mare' di Marco Schiavone e Padalino Carmen, brevettati Fisa. C'è stata anche una sfilata che è partita dalla stazione di Pescara con modelle vestite da sposa e cani della Fisa insieme ai loro addestratori. Il corteo de "le spose di Iside" è iniziato alle 20,30 con il rombo delle Harley Davidson dell'associazione di motociclisti "Blockhaus Free Chapter Abruzzo".
A seguire:
- Cinzia con Buddy (mascotte della scuola federale Fisa Aquatic Emotions)
- Armando Rucci, docente Fisa per unità cinofile da ricerca dispersi in superficie e macerie
- Antonella e il suo cane Akira
- Antonio con Axel
- Ugo con Uma
- Gessica con Ika
- Francesco con Perla
- Davide con Lula
- Angelo Lepore con la sua Ambra dell'associazione Acquatic Emotions
- l'unità cinofila di salvataggio della Fisa
- gli assistenti bagnanti della Fisa "Angeli del Mare"
Tutti insieme per dire a grande voce basta con la violenza sulle donne e sui bambini e per dare un forte messaggio ai giovani:
"La violenza non è una forza ma una debolezza. Ho giurato di non restare in silenzio, in qualunque luogo o situazione in cui una donna un uomo o un bambino siano costretti a subire sofferenze o umiliazione. Dobbiamo sempre schierarci. Il silenzio aiuta il carnefice mai la vittima. Dove c’è violenza non c’è amore".
Gli abiti nuziali sono stati donati da donne già sposate a ragazze economicamente meno fortunate che devono contrarre matrimonio.