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Vaccini anti Covid ridotti e in ritardo, azione legale contro Pfizer di governo, Regioni e commissario

L'avvocatura di Stato si occuperà di agire contro l'azienda farmaceutica che è ritardo con le consegne dei vaccini già ridotti di numero rispetto alla previsione iniziale

Il ritardo nella consegna delle dosi di vaccino da parte della Pfizer porta a intraprendere un'azione legale nei confronti dell'azienda statunitense da parte del Governo, delle Regioni (compreso l'Abruzzo) e del commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.
Questa volontà, come riferisce l'agenzia Adnkronos, è emersa al termine della riunione di ieri sera, martedì 19 gennaio, convocata dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia con le Regioni e Arcuri.

All'incontro ha partecipato anche il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, insieme ai colleghi di altre Regioni.

Nel corso del vertice, Boccia ha ringraziato le Regioni per aver aderito unitariamente a una proposta di azione legale congiunta tra commissario straordinario all'emergenza Arcuri, Stato e Regioni contro la Pfizer.
«Grazie alla decisione presa in questa riunione attiveremo il contenzioso attraverso avvocatura dello Stato», sottolinea Boccia, «andiamo avanti uniti pretendendo il rispetto degli impegni. Ora serve essere molto rigorosi nel pretendere il rispetto della distribuzione delle dosi prodotte settimana per settimana. Abbiamo l'urgenza, legata alla scelta unilaterale della Pfizer di ridurre la distribuzione dei vaccini in questa settimana in Italia, di intraprendere azioni legali concordate, perché pretendiamo chiarezza e rispetto per il nostro Paese sugli accordi europei presi. Anche se siamo primi in Europa nella somministrazione del vaccino, abbiamo la necessità di chiarezza sulle distribuzioni settimanali senza più riduzioni unilaterali senza preavviso. È necessario consentire alle Regioni un accordo di solidarietà per garantire i richiami a tutti. Resta confermato il piano trimestrale ipotizzato con le altre case farmaceutiche appena l'Ema darà il via libera sui nuovi vaccini. Se il 29 gennaio l'Agenzia europea del farmaco autorizzerà AstraZeneca, sono confermate le 8 milioni di dosi per il trimestre successivo».

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