Violenza sulle donne, sette uomini maltrattanti hanno avviato un percorso nel Centro Itinere Cam

Sette uomini maltrattanti hanno avviato un percorso di consapevolezza nel centro Itinere Cam di Pescara. Lo ha riferito all'agenzia Dire la coordinatrice della struttura Cinzia Carchesio, che ha spiegato il percorso di queste persone che si sono messe in gioco per un cammino difficile e complesso. Alcuni sono arrivati dal tribunale tramite il cosiddetto "Codice Rosso" mentre altri si sono presentati spontaneamente, spesso figli di una cultura patriarcale e di un maschilismo estremo:

"Quello che si presenta al nostro centro è un uomo consapevole del fatto che è parte del problema. Deve essere altrettanto consapevole che è parte della soluzione al problema. L'uomo deve volere il cambiamento. Sul se si possa già parlare di riscontri positivi aggiunge: "sì. Naturalmente l'uomo appena arriva alza sempre un muro. Si attivano dei meccanismi di difesa. All'inizio c'è una sorta di negazione. Si sente maltrattato non maltrattante. Il nostro compito è aiutarlo e renderlo più empatico: deve essere consapevole della sofferenza che procura alle vittime"

La Carchesio spiega che si difendono con la negazione o incolpando addirittura la partner o fattori esterni, attribuendo le loro violenze a problemi economici, turni di lavoro stressanti, alla partner che diventa 'pesante', usiamo questo termine, nella dinamica relazionale, o anche alle sostanza stupefacenti e l'alcol:

"Difficilmente vedono la violenza come una parte si sé. È possibile un cambiamento. È dura abbandonare quella cultura, perché siamo tutti un po' figli del patriarcato, anche noi donne. A maggior ragione l'uomo fa più fatica. Ma il fatto che ci siano persone disponibili a mettersi in gioco penso sia già un fatto positivo".