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Il 3 agosto l'ultimo volo Ita Pescara-Milano Linate dall'aeroporto d'Abruzzo ed è difficile immaginare un suo ritorno

Il dialogo c'è anche se al momento con il riassetto societario della compagnia, spiega il presidente Saga Vittorio Catone, è complesso, ma una volta ridefiniti i ruoli ad un tavolo ci si risiederà per tentare di trovare una soluzione: "Con agevolazioni e incentivi ci siamo fatti promotori perché il volo fosse garantito, ma non è stato sufficiente"

Si alzerà il 3 agosto l'ultimo volo Ita Pescara-Milano Linate dall'aeroporto d'Abruzzo e così sarà sicuramente fino a fine ottobre. Difficile al momento immaginare che possa esserci un'inversione di rotta per la stagione invernale da parte della compagnia sebbene, assicura il presidente della Saga Vittorio Catone, interlocuzioni ce ne sono state e in teoria ce ne sono ancora. "In teoria" perché al momento Ita Airways è in fase di riassetto del managment dopo il lasciapassare all'acquisto da parte di Lufthansa del 41 per cento del capitale societario.

“Ad oggi – spiega Catone – non c'è l'amministratore delegato e si sta ricostruendo un po' tutto. La decisione di cancellare il volo Milano Linate da Pescara - sottolinea - è stata unilaterale. Qualche mese fa anche in modo un po' sgangherato ci è arrivata la notizia. Abbiamo approfondito e tante sono stante le interlocuzioni che ci sono ancora adesso sebbene con le difficoltà conseguenti alla necessità di trovare il nuovo inquadramento. È un volo che in questi 18 mesi – aggiunge – abbiamo ricostruito sulla doppia frequenza facendo un grande sforzo economico con un contratto fatto di agevolazioni e incentivi in stile low-cost. Siamo stati promotori per la salvaguardia della rotta. Ma nonostante gli incentivi che per l'ultimo anno e mezzo perderà, la compagnia ha deciso di rinunciare alla tratta Pescara-Milano Linate”. Non è stato sufficiente, precisa, il fatto che i passeggeri fossero in crescita soprattutto per il volo pomeridiano. Erano comunque troppo pochi per quelli che sono i numeri da raggiungere.  

Proprio la crescita delle presenze sul volo però, precisa Catone, potrebbe essere uno degli elementi su cui fare leva una volta che ci si potrà sedere nuovamente al tavolo per provare a ridiscutere la decisione. 

L'uscita di Ita potrebbe spingere la Ryanair a potenziare il suo di collegamento e cioè quello con Bergamo, ma nei piani della Saga c'è quello di trovare comunque soluzioni alternative anche se la tratta Pescara-Milano Linate “è difficile pensare di farla con altri”. Se a livello aziendale per l'aeroporto non si può parlare di una grande perdita, spiega ancora Catone, certo è che “la perdita è quella della connettività con il territorio” e da questo punto di vista il peso c'è. “Dispiace perdere un collegamento importantissimo con una storia ventennale e anche che nonostante lo sforzo fatto a livello contrattuale, alla fine sia arrivata questa decisione. Bisogna avere un po' di pazienza e aspettare che si rimettano tutti i tasselli a posto nella compagna. Una volta che tutte le figure del nuovo managment saranno definite – conclude – ci risiederemo con i responsabili di Ita e vederemo se c'è una strada percorribile per riportare il volo a Pescara”.

Problemi per i viaggiatori comunque non ce ne sarebbero stati dato che, conclude il presidente, la comunicazione di Ita con cui si annunciava il 3 agosto come data dell'ultimo volo ha permesso a tutti di avere i rimborsi per i biglietti fatti per date successive. Questi, infatti, sono possibili fino a 15 giorni prima della partenza.

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