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Uil Abruzzo: Michele Lombardo rieletto segretario regionale

Dai vertici della sigla sindacale richieste chiare al governo a cominciare dalla lotta alla precarietà per arrivare ai maggiori controlli su chi specula sui rincari dell'energia e dei carburanti e il sindacato si "regionalizza": ora è un'unica organizzazione

Michele Lombardo è stato rieletto all’unanimità segretario generale della Uil Abruzzo. La scelta è caduta su di lui al termine dei lavori dell’XI congresso regionale tenutosi all'hotel Villa Michelangelo di Città Sant'Angelo. Con Lombardo, guideranno il sindacato anche Fabiola Ortolano e Fabrizio Truono. Stabilita anche la regionalizzazione della Uil Abruzzo, vale a dire la nascita di un'unica organizzazione, seppur articolata a livello territoriale, dopo un lungo processo di razionalizzazione iniziato quattro anni fa.

“Meno generali e più truppe – ha detto Lombardo -: un segnale di unità in una regione dove i campanilismi l’hanno sempre fatta da padrone”. Nella due giorni di congresso tanti sono stati gli interventi a cominciare da quello del presidente della Regione Marco Marsilio e il commissario della Zes (Zona economica speciale) Mauro Miccio. Nella seconda giornata ad intervenire è stato Stefano Cianciotta presidente di Abruzzo Sviluppo che ha sottolineato come i sindacati, a cominciare dalla Uil, siano un riferimento per comprendere le esigenze e le peculiarità del sistema del lavoro abruzzese auspicando il proseguo di un lavoro condiviso tra istituzioni, sigle sindacali, imprese e mondo della ricerca. Quindi il senatore e presidente della commissione finanze Luciano D'Alfonso che ha invece ribadito l'importanza di avere una pubblica amministrazione snella per il rilancio dell'Abruzzo.

Il congresso è stato per Pierpaolo Bombardieri l'occasione per ricordare le richieste già avanzate al governo. “Ora rivendichiamo scelte strutturali dalla politica per rispondere alle persone. Imprescindibili per noi sono i rinnovi dei contratti e la defiscalizzazione degli aumenti salariali, così come interventi sul cuneo fiscale, per cui abbiamo fatto uno sciopero generale lo scorso dicembre e per cui tanto siamo stati criticati. Adesso, invece, sembrano tutti d’accordo, ma le parole non sono sufficienti: servono scelte conseguenti”, ha aggiunto rimarcando anche la necessità di intervenire contro chi specula sull'aumento dei prezzi dell'energia e dei carburanti per cui si chiede al governo un segnale concreto e maggiori controlli. “Noi vogliamo e possiamo cambiare le cose, a partire dalle tragiche morti sul lavoro, generate spesso dalla logica del profitto ad ogni costo, quella logica che non rispetta nemmeno la vita umana. Quando un lavoratore cade da un’impalcatura a oltre 60 anni non è una casualità, è un omicidio. Non è concepibile. Vogliamo cambiare questo Paese superando la precarietà selvaggia”, ha detto ancora Bombardieri pensando alle generazioni future. 2Sgomberiamo il campo dalle favole: non sono i giovani a non voler lavorare – ha detto ancora -. Ai giovani dobbiamo dare rispetto combattendo la precarietà per garantire loro il futuro. E basta con offerte indecenti ai ragazzi: fanno bene a rifiutare lo sfruttamento. Noi non lo accettiamo e per questo non rimaniamo in silenzio: basta precarietà. Vogliamo uno stato sociale degno di questo nome, che garantisca servizi a tutti e in tutto il Paese allo stesso modo. Uno Stato sociale che assicura una pensione di garanzia ai nostri giovani. E a chi ci chiede dove prendiamo le risorse per fare tutte queste scelte, noi rispondiamo: prendiamole da chi ha fatto enormi profitti durante la pandemia prima e con la crisi energetica e la guerra oggi. Applichiamo l’extra tassa sugli extraprofitti a tutte le aziende e poi iniziamo a ragionare sulla tassazione delle transazioni finanziarie. Il volume di quelle transazioni è superiore al pil mondiale di ben ventidue volte. Noi siamo dell’idea che qui debbano prendersi le risorse e non più da lavoratori e pensionati già afflitti dall’inflazione. Dobbiamo continuare così, con la nostra passione, i nostri strumenti e il nostro entusiasmo per vincere queste battaglie insieme. Facciamolo insieme nel nostro sindacato delle persone”, ha concluso Bomardieri.

A chiudere i lavori è stato Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil, che ha chiesto a tutti protagonismo “per far sì che il nostro sindacato possa continuare la corsa che ha iniziato, per il bene di tutti, per il bene del Paese. Un sindacato unito e coeso, come quello che ho visto qui in Abruzzo”.

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