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Nell'ufficio postale di corso Vittorio Emanuele si leggono le "lettere dal fronte" per "Pescara leggiti forte"

L'iniziativa si è svolta nella mattinata di venerdì 21 aprile nell'ufficio postale in corso Vittorio Emanuele II a Pescara organizzata dall'associazione Movimentazioni Aps

Si è tenuta venerdì 21 aprile nell'ufficio postale di corso Vittorio Emanuele II a Pescara, l'iniziativa “Pescara Leggiti Forte”, iniziativa organizzata dall’associazione Movimentazioni Aps in collaborazione con il Comune di Pescara per promuovere la lettura espressiva ad alta voce in città. In particolare, nei quindici minuti circa nei quali la dipendente Monica Scurti ha declamato nella sala al pubblico passi toccanti tratti dal libro “Lettere dal Fronte" molte persone sono rimaste incuriosite ed affascinate dalla lettura di quelle missive. Si tratta del libro dedicato da poste italiane alla grande guerra, edito da Rizzoli in collaborazione con l’Archivio Storico di Poste Italiane. Tra i molti intervenuti ad assistere alla lettura, accolti dal direttore provinciale di Poste Italiane Pio Violante e dalla direttrice dell'ufficio postale Anna Maria Di Cenzo, il sindaco di Pescara Carlo Masci.

Il volume documenta aspetti inediti della vita al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, anche attraverso le lettere spedite a casa dai soldati inviati al fronte. Tra queste, alcune di quelle indirizzate dal poeta-soldato Gabriele D’Annunzio alla sua amante di allora, Olga Brunner Levi, affascinante animatrice di uno dei salotti letterali-musicali veneziani e da lui soprannominata “la Venturina” (per il colore degli occhi che ricorda le “avventurine”, i particolari vetri di Murano) o la “Rosa della mia Guerra”.

Violante ha commentato:

“Abbiamo accolto con piacere la richiesta dell’associazione Movimentazioni Aps che ha individuato questo ufficio postale tra i luoghi simbolo per promuovere la lettura. Ospitare un evento di questo tipo significa per noi sostenere anche altri due importanti valori in cui come azienda crediamo particolarmente: quello del territorio e quello della scrittura epistolare. Abbiamo scelto di leggere alcuni significativi passaggi di questo libro perché documentano sia una vicenda dolorosa che purtroppo è tornata attuale con il conflitto russo-ucraino sia il grande lavoro di Poste durante la grande guerra nel favorire gli scambi tra persone care”.

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