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Venerdì, 29 Marzo 2024
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L'ex senatore Razzi torna a casa: "In Ucraina rischio l'arresto" e con Scanzi volano stracci

Il politico abruzzese si dice dispiaciuto per non aver potuto proseguire la missione umanitaria; da Scanzi un post al vetriolo,"Immagini che fanno pena e schifo", la replica: "Più vergognoso criticare stando a casa sul divano"

L'ex senatore Antonio Razzi è tornato dalla sua missione umanitaria a Siret, in Romania, dove è andato in pullman insieme all'ex pugile Patrizio Oliva per portare aiuti umanitari al popolo ucraino. “Ho dovuto abbandonare i miei compagni di viaggio, perché hanno dovuto necessariamente superare il confine ed andare in Ucraina – scrive sul suo profilo facebook -. Io purtroppo sono nella lista nera dell’Ucraina, e entrando avrei rischiato addirittura l’arresto. Sono andato con l’intenzione di portare aiuti alla popolazione Ucraina che io amo. In questi giorni ai confini dell’Ucraina, come vi ho già anticipato abbiamo prestato aiuto, e abbiamo portato cibo a donne e bambini in difficoltà. Adesso i miei amici hanno oltrepassato il confine e sono arrivati in Ucraina, da lì trasporteranno donne e bambini nei paesi più vicini. Mi dispiace non essere rimasto ancora ad aiutare la popolazione in difficoltà, ma purtroppo il governo ucraino non gradisce la mia presenza perché qualche anno fa sono andato a fare il supervisore delle votazioni a Doneck in Russia insieme ad altri parlamentari italiani e tutti quanti al nostro rientro abbiamo ricevuto un foglio che ci definiva 'ospiti non graditi in Ucraina'. Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio per aver condiviso con me questa esperienza che resterà per sempre impressa nel mio cuore e nella mia mente”.

I video del suo viaggio e la sua missione durata in realtà solo un paio di giorni, sono diventati virali, ma non tutti hanno apprezzato il gesto dell'ex senatore. Critiche pesanti gliele rivolge con un post su facebook lo scrittore e giornalista Andrea Scanzi: “ma perché in questo Paese dobbiamo sempre confondere la tragedia con la farsa? - posta -. Lo vogliamo capire che avere mandato Razzi in parlamento non fa ridere, ma è un ulteriore svilimento della politica? Lo vogliamo capire che Razzi al fronte è una vergogna? A me queste immagini – aggiunge – non fanno ridere: fanno pena e schifo”. La replica di Razzi non si è fatta attendere: “caro ma non caro Andrea Scanzi – scrive a sua volta l'ex senatore -, non capisco il senso di questo post. Non capisco perché sia vergognoso il fatto che io sia andato al fronte a portare aiuti umanitari a donne e bambini in seria difficoltà. E' più vergognoso chi resta a casa comodo sul divano a criticare l'operato degli altri”.

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