Cambio di gestione per Villa de Riseis, il centrosinistra teme per il lavoro dei ragazzi disabili: "Giunta dia loro garanzie"
Un nuovo projet financing in cui non ci sarebbe alcuna clausola di salvaguardia denunciano i consiglieri di minoranza. In vista della pubblicazione del bando l'appello perché si prevedano tutele per i ragazzi diversamente abili che dal 2015 lavorano nel ristorante del parco
“Vogliamo approfondire gli aspetti del project financing, tenendo presente che dopo l’avvenuta approvazione da parte della giunta Masci il Comune pubblicherà un bando sulla base dei parametri proposti dal consorzio privato”, affermano congiuntamente il presidente della commissione Controllo e garanzia Piero Giampietro (Pd), il vicepresidente Giovanni Di Iacovo (Pd) e i consiglieri Stefania Catalano (Pd), Francesco Pagnanelli (Pd), Marco Presutti (Pd), Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli (esponenti della lista Sclocco Sindaco)
Diversi gli aspetti da approfondire sostengono. “Ad oggi sappiamo che in cambio di investimenti di circa 250 mila euro e di un canone di 5 mila euro annui, il Comune ha acconsentito di dare in gestione per 15 anni il parco, il ristorante e il campo di calciotto con relativa tariffazione. Siamo molto preoccupati perché i ragazzi disabili che con passione e grande successo di pubblico gestiscono, attraverso una cooperativa, il ristorante del parco, potrebbero non farlo più: nessuna clausola di salvaguardia è stata proposta per loro nel project”, aggiungono. Questo dunque il punto focale della vicenda.
“Potrebbero dover lasciare anche la cura del giardino sensoriale che con tanta dedizione hanno realizzato accanto alla scuola Borgomarino. Rispettiamo le idee di chi vuole investire, ma riteniamo che Pescara non abbia bisogno solo di un altro buon ristorante: per la gestione di un bene pubblico come il parco di Villa de Riseis il Comune metta in primo piano il valore aggiunto fornito dalle ragazze e dai ragazzi della cooperativa, tutti formatisi presso l’istituto Alberghiero, che hanno fatto crescere così tanto il parco ed il ristorante facendoli diventare un punto di riferimento per ampie fasce di popolazione, anche grazie ai prezzi accessibili. Ci appelliamo alla giunta Masci – concludono - affinché, nel rispetto della normativa, a nessuno di questi ragazzi sia impedito di proseguire il servizio nel ristorante e nel parco, consapevoli come siamo tutti che per loro non si tratta solo di una occupazione lavorativa ma di un progetto di vita che non può essere spezzato”.