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Il fumo è un "big killer", ma la diagnosi precoce è possibile: ecco chi può aderire allo screening avviato dalla Asl

Presentato lo studio nazionale della Risp (Rete italiana screening polmonare) di cui l'Azienda locale fa parte: 7 persone su 10 oggi arrivano con una diagnosi tardiva e solo 3 sono poi operabili, ma esiste una Tac a basse radiazioni che può salvare la vita

Sette fumatori su dieci arrivano con una diagnosi tardiva a scoprire di avere un tumore polmonare e di questi solo tre hanno la possibilità di sottoporsi ad un intervento chirurgico e dunque di salvarsi la vita. Un numero sufficiente a capire quanto sia importante la prevenzione per quello che è considerato un vero e proprio "big killer". Si muove proprio in questa direzione lo studio nazionale multicentrico sullo screening polmonare che vede come capofila l'istituto nazionale tumori di Milano con Pescara tra le 18 realtà Risp (Rete italiana screening polmonare) chiamate a portarlo avanti. Un studio partecipativo che coinvolge i fumatori ad alto rischio e gli ex-fumatori, che punta proprio a far comprendere quanto la diagnosi precoce sia fondamentale per contrastare i tumori polmonari. Diagnosi precoce oggi possibile grazie alla Tac del torace a basse dosi (Lctd), ovvero una tac con bassissime radiazioni che permette di individuare anche il tumore più piccolo e dunque di intervenire immediatamente chirurgicamente. Per condurlo dunque l'appello è a tutti i forti fumatori e gli ex fumatori che non hanno tumori da almeno 5 anni perché partecipino al progetto di screening. Iscrizione possibile attraverso l'apposita pagina web. Per informazioni e adesioni a livello locale è stato anche attivato un numero di telefono, il 338-4904171 attivo dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 10, oltre ad una casella di posta elettronica (risp@asl.pe.it).

Antonio Fabio De Filippis

Antonio Fabio De Filippis - dirigente medico della Uoc di chirurgia toracica della Asl di Pescar e respnsabile studio Risp per il territorio

Lo studio che si sta promuovendo è stato presentato oggi per una ragione: è il “World no tabacco day – giornata mondiale senza tabacco”. A spiegarne il valore anche il direttore di chirurgia toracica Ircss dell'istituto nazionale tumori di Milano Ugo Pastorino che sottolinea non solo quanto basse siano le radiazioni della Tac polmonare che si effettua oggi, ma anche che questa non dura più di 30 secondi con come risultato però quello di avere una diagnosi precoce e dunque ridurre la mortalità. A spiegare l'importanza dello screening è anche Antonio Fabio De Filippis, responsabile studio Risp per la Asl di Pescara, dirigente medico della Uoc di chirurgia toracica e supervisore del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) del tumore polmonare. Oggi, spiega, il fumo è responsabile di circa il 90 per cento dei tumori polmonari: proprio le campagne di screening nei soggetti a rischio e il Pdta sono i due strumenti su cui fare leva per diminuire la mortalità da esso oggi determinata.

Per capirci: in Italia le persone che scoprono di avere questa tipologia di tumore sono 43mila ogni anno con la mortalità molto elevata e una sopravvivenza a 5 anni stimata intorno al 15-20 per cento. Mortalità che, come dimostrano numerosi studi randomizzati controllati effettuati su larga scala, scende dal 20 al 30 per cento con la Tac del torace a basso dosaggio (Lctd). “Il messaggio che deve arrivare è che oggi la diagnosi è quasi sempre tardiva. L'impegno di tutti – spiega De Filippis - deve essere promuovere campagne screening e promuovere al prevenzione primaria attraverso l'arruolamento dei soggetti fumatori in questo progetto”. Alla presentazione del progetto che dunque vedrà Pescara parte attiva, erano presenti oltre a Pastorino e De Filippis, anche il co responsabile scientifico regionale dello stesso e responsabile del centro antifumo della Asl Angelo Trovato, l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, il direttore generale e quello sanitario della Asl Vincenzo Ciamponi e Antonio Caponetti, il direttore della Uoc di chirurgia toracica Marco Casaccia il direttore del dipartimento dei servizi ospedalieri e direttore della Uoc di radiologia Vincenzo D'Egidio e il dirigente medico della Uoc di radiologia Roberto Vezzaro.

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