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Contro le truffe agli anziani nascono i "condomini solidali"

E' una delle azioni messe in campo dal Comune e l'Acli nell'ambito di un progetto che mira a tutelare e far uscire dall'isolamento i più fragili, già attivo un nuovo numero verde, l'assessore Sulpizio: "Fenomeno più diffuso di quanto sembri"

Quello delle truffe agli anziani è un fenomeno ben più diffuso di quanto risulti dalle statistiche: troppi sono quelli che, per vergogna, non denunciano. A qualcuno però i raggiri che subiscono li raccontano: accade con gli assistenti sociali presenti negli sportelli comunali, ma anche con gli operatori dei centri sociali che frequentano. Tutelarli e farli uscire da quel senso di imbarazzo per qualcosa di cui non hanno colpa è lo scopo con cui il Comune di Pescara, attraverso l'assessore alle politiche sociali e la sicurezza Adelchi Sulpizio e l'Acli, con la collaborazione dei centri sociali che gli anziani frequentano, ha messo in campo un progetto articolato in tre azioni al fine di permettere loro di riconoscere evenutali truffatori e sapere come comportarsi se ne sono vittima e a chi rivolgersi. Tra queste anche l'attivazione del un numero verde Acli "Sos truffa" già opertivo: 800 246698. L'azione più innovativa è certamente quella che vedrà la nascita dei “condomini solidali". La fase sperimentale spiega l'assistente sociale del Comune Simona Proietto, partirà proprio dalle abitazioni degli anziani che frequentano i centri sociali. Con la collaborazione degli amministratori di condominio saranno quindi organizzati degli incontri che coinvolgeranno tutti coloro che abitano nella struttura per informare le persone anziane dei rischi, spiegare loro come devono comportarsi e assicurarsi che possano chiedere aiuto, in caso di bisogno, anche al vicino di pianerottolo. Un intreccio di relazioni che li tolga dall'isolamento e permetta loro di sentirsi ed essere realmente più al sicuro.

Lunedì prenderà il via la prima azione del progetto: una  campagna di informazione e formazione che si articolerà in quattro incontri organizzati nei quattro centri sociali comunali e cui prenderà parte un campione di over 65 selezionato sempre nei centri da loro frequentati. Saranno polizia e guardia di finanza a spiegare loro le regole di prevenzione, ma anche a raccontare quali sono le truffe più diffuse di cui possono diventare inconsapevolmente vittime. Incontri che saranno l'occasione per raccogliere dati e trasformare il lavoro fatto, con tanto di testimonianze, in manifesti, brochure e vademecum. Gli operatori dell'Acli saranno inoltre presenti nei quattro centri sociali del Comune, a rotazione, per rispondere a tutti i dubbi, raccogliere storie di possibili raggiri e fornire tutte le informazioni utili a difendersene diventando così un altro tassello di segnalazione alle forze dell'ordine laddove se ne ravvisi la necessità. Agli operatori si potranno rivolgere non solo gli anziani, ma anche amici e familiari. Questi i luoghi, i giorni e gli orari in cui è possibile trovarli nelle strutture: In via Stradonetto 73 il lunedì dalle 9,30 alle 12,30; in via Cesano nella struttura polivalente monsignor Gustavo Britti il martedì sempre nella stessa fascia orara; in via di Sotto 8/2 il mercoledì dalle 9,30 alle 12,30 e alla stessa ora il venerdì in via nazionale adriatica nord 486. Attivo h24, invece, il numero verde attivato. 

Azioni congiunte che permetteranno anche di capire se e quali siano le zone in cui fatti tanto spiacevoli avvengono più di frequente e agire di conseguenza. In ballo, infatti, non c'è soltanto il bene economico. Purtroppo, come sottolinea l'assessore Sulpizio, ad essere sottratti agli anziani sono spesso oggetti che hanno un valore affettivo ben più grande del prezzo. E' il caso, racconta, di una donna anziana che tre settimane fa ha subito il furto della fede del marito: un trauma tanto grande da spingerla a comprarne una nuova per tenerla su quel comodino dove, ogni mattina, era abituata a guardarla. A sottolineare il valore del progetto è anche Marco Molisani, dirigente del settore politiche per il cittadino e sistema educativo, che spiega come il lockdown abbia isolato ulteriormente gli anziani esponendoli a rischi. Anziani che oggi sono tra l'altro spesso coloro che sostengono l'economia familiare lì dove ci sono figli o nipoti disoccupati. L'occasione anche per mettere in guardia anche da un'altra tipologia di truffa che si sta diffondendo nel Paese, come riportano le cronache romane: usare la guerra in Ucraina come scusa per farsi consegnare beni o denaro destinati a sostenere i profughi e invece solo l'ennesimo gesto di disumanità e viltà. L'Acrli, fanno infine sapere il presidente provinciale dell'Acli Luca Ranghelli, metterà anche a disposizione degli anziani Caf e patronato. Per Agnese Ranghelli (Acli) un progetto capace di rispondere non solo al problema delle truffe, ma anche a quello della solitudine che vede purtroppo oggi protagonisti moltissimi “nonni”.

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