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L'appello alla Regione Abruzzo: "Treni Pop anche sulla ferrovia Pescara-Roma"

L'avvocato Cambise, l'ingegner Ceglie e il cittadino Mancini chiedono che i treni Pop recentemente consegnati da Trenitalia vengano utilizzati anche sulla tratta Pescara-Avezzano-Roma

In una nota congiunta l'avvocato Aurelio Cambise, l'ingegner Giovanni Ceglie e il cittadino Giovanni Domenico Mancini lanciano un appello alla Regione Abruzzo chiedendo che i treni Pop recentemente consegnati da Trenitalia vengano utilizzati anche sulla tratta Pescara-Avezzano-Roma. Al momento, infatti, i convogli circolano soltanto sulle linee Pescara-Teramo, Pescara-Termoli e Pescara-Sulmona.

I tre pongono anche un'altra domanda: "Il 30 agosto 2015 fu effettuata una corsa prova con il treno Jazz sulla tratta Roma-Pescara, partito da Roma Termini e arrivato a Pescara in circa 3 ore. Furono effettuate tre fermate intermedie alle stazioni di Avezzano, Sulmona e Chieti. Come mai non è stato più attivato? Il 21 settembre 2021 c’è stata una corsa prova con il Lupetto di Tua sulla tratta ferroviaria Lanciano-Pescara-Sulmona-Avezzano-Tivoli-Roma Termini; a tutt’oggi però, purtroppo, non ancora in circolazione sulla suddetta tratta". 

Cambise, Ceglie e Mancini evidenziano che "urgono i lavori di ammodernamento dell’intera tratta ferroviaria Pescara-Avezzano-Roma. Non dimentichiamo che nel 2016 l’ex giunta regionale D’Alfonso stanziò 1 miliardo e 556 milioni di euro per quanto riguarda il potenziamento della tratta ferroviaria in questione. L’amministrazione comunale di Manoppello chiede che il tracciato   venga spostato dal centro urbano per evitare abbattimenti. L’articolo 117 della Costituzione, 3° comma, precisa il ruolo delle Regioni anche per quanto riguarda la scelta dei tracciati delle grandi opere pubbliche riferite alla trasportistica, e, dunque, anche al sistema ferroviario".

Di conseguenza l'invito rivolto alla Regione è di usare "i poteri che le dà la Costituzione per modificare il tracciato. È mai pensabile che da Roma si possa andare a Milano in 2 ore e 59 minuti, per una distanza di quasi 500 km, e da Roma a Pescara 3 ore e 30 minuti con i treni regionali veloci, per una distanza di 240 km, cioè la metà?".

E concludono: "Basta annunci e ritardi! La politica regionale faccia qualcosa di concreto per le aree interne ed in modo particolare per la Marsica. Ci domandiamo angosciati cosa succederà il 1° gennaio 2023, data in cui scatteranno gli aumenti dei pedaggi autostradali sulla A24-A25, i più alti d’Italia (attualmente bloccati fino al 31 dicembre 2022), essendo obbligati a servirci del mezzo proprio. Nel 2022 si torna ad avere bisogno della modernizzazione dell’impianto ferroviario. Il rilancio dell’economia abruzzese passa attraverso le potenzialità che deriveranno dal trasporto ferroviario delle persone, ma anche delle merci; quindi non solo alta velocità ma soprattutto alta capacità".

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