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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Trasferiti anche a Penne parte dei migranti sbarcati a Ortona

La nave Aita Mari, dell'organizzazione non governativa spagnola Salvamento maritimo humanitario, con a bordo i 38 migranti salvati al largo di Lampedusa, è sbarcata nella notte nel porto di Ortona

Sono stati accolti anche nel centro di accoglienza di Penne parte dei migranti arrivati nella notte con la nave Aita Mari, dell'organizzazione non governativa spagnola Salvamento maritimo humanitario, nel porto di Ortona. Come riporta Chieti Today, 38 migranti salvati al largo di Lampedusa  sono arrivati nel porto della città del Chietino con l'avvio immediato delle operazioni di riconoscimento e smistamento.

All'attracco, è salita a bordo la squadra dell'Unità sanitaria marittima area di frontiera per le procedure sanitarie, tampone e visita di controllo. Dopodiché, ai migranti sono stati offerti una bevanda calda e un pasto a base di riso e carne.A bordo della nave c'erano 38 persone, fra cui 18 minorenni, 7 non accompagnati, compresi un bambino di 7 mesi e uno di 2 anni. Quasi tutti arrivanno dalla Nuova Guinea, alcuni dal Senegal.

Oltre a Penne, i migranti sono stati spostati nei centri predisposti a Dogliola, San Demetrio ne' Vestini, Penne, Roseto e Civitella del Tronto. 

I migranti sono stati accolti dal personale della capitaneria di porto del comandante Francesco Scala, dell’autorità di sistema portuale, della questura di Chieti, del 118, dell’Usmaf, di carabinieri e guardia di finanza, della polizia locale, con il coordinamento di Gianluca Braga della prefettura di Chieti. Con loro anche i volontari di Croce Rossa, Cnab protezione vivile e Cb protezione civile, che con il Centro operativo comunale hanno organizzato, predisposto e allestito tutto il necessario per il campo di accoglienza. Presente anche il senatore del Pd Michele Fina:

"Sono qui perché penso che sia un mio dovere esserci, in modo assolutamente discreto, al fianco delle donne e degli uomini delle associazione di volontariato e delle forze dell’ordine, delle operatrici e degli operatori sanitari e della mediazione culturale. Siamo reduci da un’avvilente discussione in Parlamento contro le Ong. La gestione del fenomeno migratorio è un impegno serio che richiede concretezza ed umanità. Il ministro Piantedosi dovrebbe più di me venire a guardare negli occhi le persone che ha deciso di far navigare per molti giorni in più senza alcun senso".

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