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Domenica, 3 Dicembre 2023
Attualità San Donato / Via Rubicone

Entro dieci giorni l'associazione Sottosopra deve lasciare la sede di via Rubicone, la presidente Celsi: "Alternative inadatte ai disabili"

Devono partire i lavori per l'asilo nido finanziato con i fondi pnrr e per questo è necessario che l'associazione si sposti, ma le proposte avanzate dall'amministrazione non avrebbero i requisiti per consentire di ospitare gli utenti con disabilità: "Più tempo per trovare insieme una soluzione"

Partono i lavori di adeguamento della struttura di via Rubicone dove sorgerà uno dei quattro nuovi asili nido della città, ma perché ciò sia possibile è necessario che l'associazione Sottosopra che in quei locali c'è dal 2010, trovi una nuova sede: le proposte alternative fatte dal Comune non sono adatte.

A farlo sapere è la presidente Cristina Celsi. L'associazione svolge da anni a carattere volontario tante attività per le persone disabili e nel tempo è innegabilmente diventata un punto di riferimento per le famiglie e senza un'idonea sistemazione, questo ciò che si teme, è che le ricadute peggiori si avranno proprio su disabili e famiglie.

Un tempo ristretto quello datogli per andare via stando a quanto riferisce Celsi. Il 22 settembre sarebbe arrivata la lettera con cui si invitava l'associazione a lasciare entro dieci giorni i locali di via Rubicone per trasferirsi in una delle sedi individuate dall'amministrazione. Sedi che però, denuncia Celsi, “risultano palesemente inadatte alle specifiche esigenze delle persone disabili”. Di qui la richiesta di avere più tempo per trovare la soluzione migliore.

“Comprendiamo che la sede di via Rubicone sia interessata da lavori di ristrutturazione e siamo pronti a spostarci – dichiara la presidente –, tuttavia la prima soluzione che ci è stata proposta, sempre in via Rubicone, riguarda un locale al primo piano, servito da un ascensore che non può essere utilizzato autonomamente da un disabile e provvisto di un bagno, solo teoricamente riservato ai disabili, ma in realtà inaccessibile per alcune tipologie di carrozzine. Ci è stato inoltre spiegato che non potremmo lasciare all’interno del locale alcun tipo di materiale – sottolinea –, mentre noi abbiamo la necessità di trasferire nella nuova sede una serie di attrezzature indispensabili per le attività che abitualmente svolgiamo”.

Anche la scuola Foscolo, seconda opzione data, non va bene perché i suoi locali, continua Celsi “versano in uno stato di totale abbandono e degrado: ci sono grate alle finestre e infiltrazioni nel soffitto, piove all’interno dello stabile e non sarebbe dunque garantita né la sicurezza delle persone né quella delle nostre attrezzature”. L'appello dunque è al buon senso per trovare insieme, sottolinea e conclude la presidente, la sede capace di ospitare l'associazione e tutti i suoi utenti dando piena risposta alle loro necessità

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