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L'idrogeno è il futuro dei trasporti: questo il tema al centro della seconda giornata di Terrà

Domani ultimo appuntamento con il primo forum della transizione ecologica in corso all'Aurum

L'idrogeno e il suo ruolo nei trasporti al centro della seconda giornata di Terrà, il primo forum sulla transizione ecologica in corso all'Aurum che ha visto oggi la partecipazione, tra gli altri, del viceministro alle infrastrutture e della mobilità sostenibile Alessandro Morelli, il presidente della Regione Marco Marsilio, il professore ed economista Giulio Sapelli e il presidente Tua Gianfranco Giuliante con il direttore generale Maximilian di Pasquale che ha sottolineato come “la sostenibilità economica non può prescindere dalla sostenibilità finanziaria dei progetti. Un gioco chiave giocheranno le banche”.

Anche oggi ad aprire i lavori è stato l'assessore regionale all'energia Nicola Campitelli che ha spiegato come il settore trasporti incida per il 30 per cento sulle emissioni. Di qui la sfida di oggi: la sua riconversione nell'ottica della transizione energetica, così come stabilito dal Green Deal europeo, sottolinea. “L'Abruzzo da questo punto di vista sta puntando molto sull'idrogeno – aggiunge Campitelli -, anche ad esempio con il primo progetto di riconversione dall'elettrico della linea ferroviaria Sulmona-L'Aquila”. Il viceministro ha quindi riferito che il governo sta prevedendo incentivi proprio per sostenere la produzione di idrogeno. “Alla fine di questo trimestre, l’ampio progetto di riforma fiscale relativo a tale fonte è al 25 per cento della sua piena realizzazione. Percentuale, questa, destinata ad aumentare dopo l’esame della conferenza Unificata di ieri della norma destinata a convertire il decreto legge n.36/2022. In particolare, si tratta dell’esonero dal pagamento degli oneri di sistema per l’energia elettrica da idrogeno, oltre all’esclusione già nota dal campo di applicazione delle accise. Il Mims- ha aggiunto - per la parte della transizione di sua competenza, ha allocato, in media, il 98% delle risorse, e monitora costantemente l’avanzamento delle iniziative per essere pronti al 2026”. E che sia l'idrogeno il domani lo sostiene anche il presidente Marsilio che fa sapere di essere a lavoro per creare “collaborazioni con le Regioni limitrofe con le quali abbiamo in corso un accordo di programma per la realizzazione della strategia dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti climatici che Regione Abruzzo ha posto nel pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza)”.

“Siamo su una soglia, una terra di mezzo che non è ancora né dentro né fuori. In questo delicato momento ci aiutano quattro verbi: provocare programmare progettare convincere - aggiunge Giuliante -. Mi spiego: anche questo convengo è reso provocatorio nel senso più buono del termine, provocare delle azioni di cambiamento. Programmare identifica invece quello che è stato scritto prima, ciò che è pianificato e si vuole raggiungere. Progettare è un verbo che intende dare delle linee guida ma anche, ancora una volta, chiamare al confronto. Convincere infine, cioè vincere insieme, che è quanto di più necessario in questa fase”. Tar gli interventi anche quello di Andrea Gibelli presidente Asstra e presidente esecutivo del gruppo Fnm che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle tecnologie in questa conversione. Tecnologie del trasporto pubblico al centro dell'intervento sia di Di Pasquale che di Gino D'Ovidio professore ordinario di trasporti, dipartimento di ingegneria civile dell'università dell'Aquila. Presente anche l'assessore comunale ai trasporti e la mobilità Luigi Albore Mascia che auspica una guarigione “dalla macchinite” per compiere le più elementari azioni come comprare andare a comprare le sigarette.

Spazio al ruolo del pnrr e gli investimenti sulla mobilità nel pomeriggio con il direttore generale del ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili Angelo Autone e l'amministratore delegato di Strada dei Parchi Riccardo Mollo che sul tema sicurezza delle infrastrutture chiede standard europei. Presente anche il direttore Ansfisa, unova agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e le infrastrutture stradali e autostradali Domenico Bianco che ha come obiettivo quello di avviare il controllo da remoto di ponti e viadotti. Altri gli incontri di oggi con la conclusione di Sapelli: “la questione ambientale non può essere slegata da quella tecnologica. Parlare di sostenibilità e transizione significa occuparsi di tecnologia, anche spaziale. Molto del nostro quotidiano e del nostro futuro prossimo si gioca lì”, conclude.

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