rotate-mobile
Attualità Farindola

Impossibile arrivare all'hotel Rigopiano: il maltempo fa saltare la cerimonia sul luogo della tragedia

Non ci sono le condizioni si sicurezza, questa la ragione per cui i parenti sono stati costretti a tornare indietro nel giorno dell'anniversario che, come sei anni fa, cade di mercoledì: la fiaccolata e la messa si sono tenute nella chiesa San Nicola Vescovo di Farindola

Doveva essere il giorno in cui percorrere ancora una volta, ma con un significato simbolico speciale, “l'ultima curva”: quella che le vittime dell'hotel Rigopiano non hanno mai imboccato per tornare a casa. Farlo però è stato impossibile: troppa neve e troppi rischi.

Se non fosse vero sembrerebbe uno sgradevole scherzo tirato dal destino ai parenti delle vittime della tragedia di Rigopiano che oggi, mercoledì 18 gennaio 2023, avrebbero dovuto rendere omaggio ai loro cari così come fanno ormai dai sei anni, davanti a quella che un tempo era l'insegna dell'hotel e che ora è un vero e proprio totem del ricordo. Una beffa che cade in un anniversario speciale visto che è quello che anticipa di un mese la sentenza del processo che conta 30 imputati (29 persone e una società) e che cade nello stesso giorno della settimana di quel 18 gennaio 2017 quando 29 vite furono spazzate via da quella terribile valanga: era mercoledì.

A parlare di quell'ultima curva da percorrere come gesto simbolico nell'anniversario che anticipa di circa un mese la tanto attesa sentenza di primo grado del processo che vede 30 imputate (29 persone e una società) era stato questa mattina Gianluca Tanda, parente di una delle vittime e portavoce del comitato dei familiari. Per farlo i parenti avevano deciso di andare tutti insieme con un pullmino, ma superato il centro abitato di Farindola lo stop.

Come spiegato dalle forze dell'ordine che presidiano la zona e riportato dalle agenzia di stampa, non ci sarebbero le condizioni di sicurezza per arrivare fino al luogo in cui sorgeva l'albergo. Inevitabile tornare con la mente a quel giorno di sei anni fa quando proprio l'impraticabilità della strada impedì di lasciare l'hotel che nel giro di poche ore si trasformò in una vera e propria trappola mortale per chi ci lavorava e per chi lo aveva scelto per trascorrere le vacanze.

Il pulmino affittato per l'occasione ha dovuto fare inversione di marcia e tornare in paese dove prima della cerimonia religiosa tenutasi nella chiesa parrocchiale San Nicola Vescovo apertasi con la lettura dei nomi di quelli che oggi conosciamo come i “29 angeli” si è tenuta la fiaccolata che di solito si tiene proprio nel luogo della tragedia.

Alla messa era presente il presidente della Regione Marco Marsilio che questa mattina ha portato il suo conforto ai parenti delle vittime proprio davanti al tribunale dove il processo è ripreso con le arringhe difensive. Con lui anche il sottosegretario alla difesa Isabella Rauti , il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, il questore del capoluogo adriatico Luigi Liguri, il comandante provinciale dei carabinieri,Riccardo Barbera, il comandante provinciale della guardia di finanza, Antonio Caputo, il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti, e il presidente del soccorso alpino regionale Daniele Perilli.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Impossibile arrivare all'hotel Rigopiano: il maltempo fa saltare la cerimonia sul luogo della tragedia

IlPescara è in caricamento