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La torre civica del Comune illuminata di giallo e blu per solidarietà al popolo ucraino

La decisione è stata presa dal vice sindaco Santilli «interpretando lo stato d’animo del consiglio comunale e dell’intera amministrazione»

Il vice sindaco e assessore alle politiche energetiche Gianni Santilli ha disposto che la torre civica del Comune venga illuminata, nottetempo, di giallo e azzurro in omaggio all’Ucraina aggredita e in segno di rispetto per le vittime della guerra di aggressione. La decisione è stata presa da Santilli «interpretando lo stato d’animo del consiglio comunale e dell’intera amministrazione affinché a tutti sia visibile la nostra vicinanza al popolo ucraino». 

Ricordiamo che ieri il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che «chiunque cerchi di interferire con noi, e peggio di creare minacce per il nostro paese, il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e vi porterà a conseguenze come non le avete mai sperimentate nella storia». Putin ha poi aggiunto: «Cari compagni, i vostri padri, nonni e antenati non hanno combattuto per la Madrepatria affinché i neonazisti prendessero il potere in Ucraina». Parole di ferma condanna sono giunte anche dal presidente del consiglio Mario Draghi e da Papa Francesco. Il Pd, ieri pomeriggio, si è ritrovato davanti all'ambasciata russa, a Roma, per una simbolica protesta.

Tornando a Pescara, nelle ore immediatamente successive all’attacco russo, all’alba di giovedì, il sindaco Carlo Masci ha fatto pervenire una lettera all’ambasciatore plenipotenziario Yaroslav Melnyk per testimoniargli la solidarietà sua personale e della città tutta. Nel capoluogo adriatico, infatti, vivono quasi 900 ucraini, in buona parte donne impegnate nel sociale e nell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Nella provincia la presenza è di poco più di 1.600 unità. Gli ucraini rappresentano il 9,3% degli stranieri, più del doppio della media nazionale. L’invasione russa e i bombardamenti hanno interrotto o reso problematiche le comunicazioni con i famigliari e i parenti che sono rimasti in patria, aumentando il senso di angoscia e di lontananza. Pertanto «la torre civica con i colori della bandiera del Paese slavo è un modo per far sentire l’affetto dei pescaresi in un difficile momento», hanno sottolineato il sindaco Masci e il vice sindaco Santilli.

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