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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pescara la città che ha accolto più studenti ucraini, ma il ministro Bianchi avverte: "Servono risorse"

A livello nazionale sono 16mila i ragazzi, il 90 per cento dei quali tra i 3 e i 13 anni, che sono stati accolti nelle classi italiane, ma con i numeri in crescita a settembre servirà più personale e non solo: il Piano estate sarà rivolto alla loro integrazione

E' Pescara la città che in Abruzzo ha fino ad oggi accolto il maggior numero di studenti ucraini: 216 in totale quelli che hanno iniziato il percorso scolastico in regione secondo i dati forniti dall'assessorato regionale a fine marzo. A livello nazionale, dati di ieri, se ne registrano 16.045 con un flusso di circa mille studenti al giorno che, spiega il ministro per l'istruzione Patrizio Bianchi, dovrebbe tradursi in 28-30mila studenti nelle aule italiane a settembre. E' vero che, al momento, l'idea dei più è quella di vivere un momento transitorio nel Paese e quindi anche in Abruzzo e Pescara, ma se così non fosse per il perdurare del conflitto e, a dirla tutta, anche della ricostruzione del Paese, bisognerà correre ai ripari perché, sottolinea il ministro, ci sarà bisogno “di risorse in termini di persone e supporto con il territorio. L'ho già fatto presente al Mef (ministero dell'economia e delle finanze)”, aggiunge.

Dei 16mila studenti fino ad ora arrivati 7.615 sono stati inseriti alla primaria, 3.175 all'infanzia, 3.911 alle medie e solo 1.344 alla secondaria di secondo grado. Numeri che fanno ben capire che, nella gran parte dei casi, parliamo di bambini: il 90% ha infatti tra i 3 e i 13 anni. Al momento per favorire gli studenti ucraini, ricorda il ministro, è stato stanziato un milione per l'assistenza linguistica proprio nell'ottica di quell'assistenza “di ritorno” per cui si vuole fare in modo che i ragazzi non dimentichino la loro lingua tanto è vero che “il governo ucraino – aggiunge Bianchi - ha una piattaforma per i ragazzi della secondaria, perché possano continuare con la loro didattica”. Anche l'Abruzzo si dovrà dunque preparare al Piano estate ministeriale 2022 che sarà rivolto, annuncia il ministro, all'integrazione sociale dei ragazzi ucraini anche in vista del loro ingresso nelle classi con il nuovo anno scolastico.

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