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Strage di via D'Amelio: scoperta a palazzo di giustizia la targa in ricordo del giudice Borsellino [FOTO]

Una cerimonia sobria per ricordare lui e la sua scorta tragicamente morti nell'attentato di via D'Amelio di trent'anni fa: era il 19 luglio 1992

“Una cerimonia volutamente sobria: le istituzioni sono qui a ricordare con il loro impegno quotidiano il sacrificio di questi servitori dello Stato e dei loro cari, delle loro famiglie, che sono state vittime, anche loro, di quelle stragi del 1992. Il ricordo di Borsellino e della sua scorta deve restare un punto fermo per tutti noi, perché attraverso questo possiamo comprendere fino in fondo quanto sia di fondamentale importanza difendere i valori della democrazia e della libertà sensibilizzando ogni giorno soprattutto i giovani”.

Con queste parole è intervenuto il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli, alla cerimonia di commemorazione del giudice assassinato in via d'Amelio il 19 luglio 1992. Una tragica storia lunga trent'anni e su cui la parola giustizia non è stata ancora scritta, ma che ha consacrato Borsellino a simbolo della legalità. A lui l'amministrazione comunale ha voluto dedicare la targa, scoperta ieri, posta davanti all'ingresso degli avvocati del palazzo di giustizia alla presenza delle massime autorità civili e militari e delle associazioni combattistiche e d'arma. Nella circostanza è risuonato il 'Silenzio' a opera di un trombettiere della Fanfara dannunziana.

La cerimonia in ricordo del giudice Paolo Borsellino

“Dobbiamo scoprire targhe commemorative ovunque sia possibile, lasciare segni per ricordare figure come quelle di Paolo Borsellino - dichiara il presidente del tribunale di Pescara, Angelo Bozza - .Il suo sacrificio, il suo esempio sono serviti a darci la forza come rappresentanti delle istituzioni per andare avanti, per rinnovare ogni giorno il nostro impegno a tutela della legalità e di questo tutti i cittadini devono essergli grati”.

“L’esplosione del 19 luglio 1992 in via D’Amelio ha spazzato via la vita di Paolo Borsellino e delle cinque persone della scorta che erano con lui, ma ha anche rafforzato le sue idee e ha fatto in modo che queste si espandessero nella società civile che proprio in quel momento – sottolinea il sindaco Carlo Masci -, con quei due attentati e con la morte di due eroi dello Stato come Falcone e Borsellino, ha preso coscienza del fatto che la guerra contro la mafia non poteva essere solo una questione delle istituzioni ma doveva essere una guerra di popolo perché potesse essere veramente efficace. Da quel momento c’è stato un salto di qualità perché le comunità si sono schierate con forza, determinazione e con sentimento. Oggi noi commemoriamo Paolo Borsellino e gli agenti dello scorta, loro sono parte della memoria condivisa come strumento di contrasto all’illegalità. E per questo dobbiamo dire grazie a chi ha offerto la propria vita per i valori della libertà”.

Nel corso della giornata dedicata alla memoria di Borsellino nell'aula Alessandrini del tribunale sono stati proiettati i filmati Qr-code in cui i ragazzi raccontano lui, Giovanni Falcone e gli angeli della scorta uccisi dalla mafia. Presenti il procuratore capo Giuseppe Bellelli e, per l’amministrazione comunale, anche gli assessori Maria Rita Carota e Patrizia Martelli, oltre al consigliere comunale Armando Foschi.

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