Musei, spazi per la ricerca universitaria e grandi eventi nel futuro della Stella Maris di Montesilvano
Presentati, durante la serata della vigilia della "Notte dei ricercatori" organizzata dall'università d'Annunzio assieme al Comune di Montesilvano, i lavori che riqualificheranno e daranno diverse destinazioni d'uso all'ex colonia abbandonata ormai da oltre 40 anni
Tante funzionalità e diverse destinazioni d'uso per l'ex colonia Stella Maris di Montesilvano che sarà oggetto a partire dalle prossime settimane di importanti lavori di riqualificazione da parte dell'università d'Annunzio di Chieti - Pescara. E proprio nella serata di giovedì 28 settembre con l'evento della vigilia della "Notte dei ricercatori", il rettore Liborio Stuppia ha illustrato prima del concerto di Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone come saranno occupati gli spazi abbandonati da oltre 40 anni della struttura che si trova sul lungomare. I lavori si dovrebbero concludere per la fine del 2024.
Spazio intanto a due musei: uno dedicato al Mare che sarà basato quasi esclusivamente sul virtuale, e un museo dedicato all'intelligenza artificiale dove ci saranno anche spazi per laboratori, seminari e dimostrazioni. Ampio spazio anche alle attività di ricerca universitaria in particolare sull'ambiente marino, aule studio, master e spazi dove ospitare convegni, seminari ed eventi di caratura nazionale e internazionale. Ci sarà anche una foresteria per ospitare persone dall'estero.
Ma come ha spiegato e sottolineato il rettore, la Stella Maris non sarà un polo esclusivamente del mondo universitario: anzi sarà aperto alla città e a tutta la Regione forte delle aree a disposizione sia interne che esterne che potranno essere sfruttate anche per grandi eventi di varia natura. Il sindaco di Montesilvano e presidente della Provincia Ottavio De Martinis ha sottolineato come questo risultato sia davvero importante non solo per i montesilvanesi, che per decenni hanno visto quell'aeroplano di cemento come un luogo di degrado da cui tenersi lontani, ma per tutto il territorio che potrà finalmente usufruire di un nuovo polo d'aggregazione e dedicato agli eventi in una posizione strategica.