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Sport e salute: tre progetti nazionali a Lettomanoppello per migliorare la qualità della vita di giovani, anziani e famiglie in difficoltà

Grazie alla sezione regionale dello Csen (Centro sportivo educazione nazionale) e l'amministrazione attività per tutte le età da vivere anche all'aria aperta all'insegna della buona salute, ma anche la condivisione e la socializzazione: i dettagli

La qualità della vita e con essa la salute passa anche per il movimento e cioè per l'attività sportiva che va fatta a tutte le età. A Lettomanoppello sono tre i progetti cui ha aderito la sezione regionale del Centro sportivo educazione nazionale (Csen) con la collaborazione dell'amministrazione e in particolare con il sostegno del sindaco Simone D'Alfonso, l'assessore alle politiche sociali Luciana Conte e l'assessore allo sporto Tino Di Pietrantonio.

Tre progetti patrocinati dal ministero dello sport rivolti proprio a tre fasce di età differenti, dai più giovani ai più fragili, che puntano proprio a “far muovere” tutti.

Il progetto rivolto agli anziani

Si chiama Mi.Gio.Act ed è un progetto che durerà nove mesi quello finanziato da Sport e salute spa che si rivolge agli over 60. L'obiettivo è quello di ridurre la sedentarietà e diffondere la cultura del corretto stile di vita grazie a movimento, alimentazione e socialità.

L'occasione per fare un po' di moto anche all'aperto con sessioni che si terranno anche in parchi e piazze. Per questo nell'ambito dell'iniziativa sono previsti degli open day per sperimentare diversi sport oltre a percorsi semestrali e di attività motoria multidisciplinare e campus multi-sportivi. Nell’ambito del progetto, lo Csen collabora con altri sette enti di promozione sportiva con il coinvolgimento anche di amministrazioni comunali, enti locali e presidi sanitari su tutto il territorio nazionale.

Il progetto per gli adolescenti e le famiglie più fragili

La seconda iniziativa “I vivai dello sporto per tutti” prevede l'attività motoria gratuita per i ragazzi tra i 10 e i 14 anni e punta anche a coinvolgere le famiglie più fragili facendo dello sport anche un'occasione di condivisione e socialità. Una vera azione di prevenzione contro il cosiddetto “drop out”, ovvero il fenomeno che vede i giovani allontanarsi dal percorso scolastico ed emarginarsi, ma anche un momento di benessere.

Scopo dello Csen che ha ideato il progetto inserito nel piano sociale sportivo finanziato da Sport e salute, è quello di creare un modello capace di integrare i valori della competizione sportiva con quelli dello sviluppo di competenze di vita trasversali. “Sport, Stili di vita sani e Socializzazione”, questo il motto scelto per il progetto che promuove una metodologia innovativa basata sulle principali esperienze delle asd/ssd partner e che consenta di sviluppare competenze degli operatori sportivi al fine di stabilire su ogni territorio coinvolto un nuovo “Vivaio di sport per tutti", sostenibile e replicabile, inerente alle principali discipline praticate dai ragazzi.

Le attività multi-sportive e sociali saranno condotte presso i “Vivai dello sport” prevedono sei mesi di corsi, momenti di socializzazione e promozione di vita proprio grazie alle società sportive coinvolte. Saranno quindi previste anche attività ludiche, giochi tradizionali, organizzazione di attività di gruppo di auto sostegno allo studio per la gestione dei compiti scolastici.

Tre gli open day che si terranno nei sei mesi del progetto nel corso dei quali si terranno allenamenti e mini tornei a porte aperte con atleti noti al grande pubblico: in questo caso porte aperte anche i bambini e le famiglie che non parteciperanno al “Vivaio”.

Il progetto per i bambini delle scuole elementari

“Sport di squadra – promuovere l’inclusione dentro e fuori le scuole”, questo il terzo progetto Csen finanziato dal dipartimento dello sport presso al presidenza del consiglio dei ministri. Il progetto è anche patrocinato dal Miur (ministero dell'Istruzione e del merito).

Un logo ufficiale e 30 realtà coinvolte in tutta Italia, Lettomaboppello inclusa. Anche in questo caso si tratta di un progetto rivolto ai più giovani e nello specifico agli studenti fino ai 14 anni oltre a prevedere formazione per gli studenti universitari. Obiettivo generale del progetto è infatti promuovere la pratica motoria per bambini dai 3 ai 14 anni, delle loro famiglie e di studenti universitari secondo un’ottica di inclusione sociale e di pari opportunità, con particolare riferimento alle condizioni di fragilità socio-economica. Per farlo, il progetto seguirà linee strategiche di promozione dello sport secondo valori di squadra e di fair play, a difesa specialmente dei più giovani che vivono in condizioni di fragilità socio-economica.

Proprio per questo lo Csen proporrà un patto educativo con le scuole, valorizzando lo sport come leva di inclusione sociale e un patto formativo con i giovani universitari proponendo loro sport gratis in cambio di stage di affiancamento agli operatori sportivi nell’organizzazione di eventi sportivi rivolti a bambini e famiglie. Il progetto sarà realizzato in 20 regioni italiane, attraverso i comitati Csen provinciali che potranno realizzare con gli istituti scolastici coinvolti, con le amministrazioni comunali aderenti e le università del territorio tre tipi di attività diverse a seconda del target.

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