rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

Spiagge libere nell'estate Covid: arriva il protocollo di gestione della Regione Abruzzo

Il presidente Marsilio ha firmato l'ordinanza che contiene l'allegato con i protocolli da seguire per i Comuni per la riapertura delle spiagge libere in Abruzzo

Il presidente della Regione Marsilio ha firmato l'ordinanza dedicata alla riapertura e gestione delle spiagge libere per la prossima stagione estiva, tenendo conto delle esigenze e delle prescrizioni per l'emergenza Coronavirus. La delibera contiene in allegato il protocollo relativo alle modalità di gestione dei tratti di spiaggia libera di competenza dei singoli Comuni, un tema al centro di un acceso dibattito in queste settimane considerando le problematiche relative al distanziamento sociale ed alla sorveglianza che comporteranno dei costi per gli enti comunali che, soprattutto nei casi di piccoli comuni, potrebbero essere difficilmente sostenibili.

VIDEO | I BALNEATORI SI ORGANIZZANO PER LA RIPARTENZA

Per questo, la Regione invita innanzitutto i Comuni costieri a predisporre una campagna informativa e di comunicazione per responsabilizzare al massimo i cittadini che dovranno tenere comportamenti conformi all'impedire una nuova diffusione e circolazione del Covid19. Per questo, le singole amministrazioni locali dovranno predisporre sistemi di regolamentazione degli accessi alle spiagge libere, anche attraverso l'utilizzo di applicazioni per smartphone e tablet, e con l'uso di cartelli sui comportamenti e le regole da seguire. Lettini, sdraio ed ombrelloni dovranno rispettare le distanze stabilite per gli stabilimenti balneari, e le aree dovranno essere costantemente igienizzate e sanificate. La Regione sollecita le amministrazioni comunali ad affidare in gestione le spiagge ad enti o soggetti in grado di utilizzare personale formato, anche con convenzioni con soggetti del terzo settore. Fra le regole da seguire:

  • l’area complessivamente destinata ad ogni singolo ombrellone o altro sistema di ombreggio non può comunque essere inferiore a 10 mq;
  • le attrezzature complementari utilizzate in aggiunta all’ombrellone (sdraio, seggiola, lettino etc.) possono essere posizionate in quantità limitata atta a garantire il distanziamento con le attrezzature dell’ombrellone contiguo di almeno 1 metro;
  • sotto agli ombrelloni, o ad altri sistemi di ombreggio, è fatto obbligo osservare una distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro. Tale obbligo è derogato per i soli membri del medesimo nucleo familiare ovvero conviventi (potrà essere richiesta un’autocertificazione);

La Regione infine ha classificato le spiagge libere in due categorie, ovvero spiagge libere di piccole e medie dimensioni in contesti urbani e facilmente gestibili vicino a stabilimenti balneari, e spiagge libere periferiche di grandi dimensioni con caratteristiche morfologiche variabili in territori naturali complessi. Nel primo caso la gestione potrebbe anche essere affidata a concessioni limitrofe con compensazione del minor numero di ombrelloni posizionati nel proprio stabilimento per le norme Covid. Per le spiagge libere periferiche di grandi dimensioni, i Comuni dovrebbero coinvolgere associazioni onlus, ambientalistiche e/o la protezione civile. Le amministrazioni comunali avranno autonomia nel decidere eventuali restrizioni d'accesso ed orari di chiusura degli arenili pubblici.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spiagge libere nell'estate Covid: arriva il protocollo di gestione della Regione Abruzzo

IlPescara è in caricamento