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Cala in Italia la spesa delle famiglie per la cultura: Abruzzo sotto la media nazionale

Federcultura ha diffuso i dati relativi alla spesa per la cultura nelle famiglie italiane nel 2020. È il sud a risentire soprattutto dei tagli e delle riduzioni

Nel 2020 cala in tutta Italia la spesa in cultura delle famiglie, ma oltre al sud dove il calo è importante vi sono anche due regioni storicamente considerate forti per il settore ovvero Veneto e Toscana, dove il calo complessivo supera il 30% con una diminuzione di spesa media del 25%.

Lo ha fatto sapere Fedeculture con il rapporto annuale 'Impresa cultura. Progettare e ripartire', illustrato oggi a Palazzo Massimo, a Roma, alla presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini, di Stephane Verger, direttore museo nazionale romano, di Andrea Cancellato presidente Federculture, di Daniela Picconi vicepresidente Federculture di Andrea Abodi presidente Istituto per il Credito Sportivo e di Umberto Croppi, direttore Federculture.

La media nazionale di spesa mensile delle famiglie per cultura è del 4% con alcune regioni che mostrano dati superiori come l'Emilia-Romagna, che guida la classifica con il 5,1%, seguita dal Friuli Venezia Giulia e dall'Umbria, entrambe al 4,9%. Bene anche il Trentino Alto Adige con il 4,7%, la Lombardia è al 4,3% e la Toscana al 4,3%, seguita dal Piemonte (4,2%), la Valle d'Aosta e il Veneto con il 4,1%. Il Lazio risulta in linea con la media nazionale con il 4%, la Liguria al 3,9% e l'Abruzzo al 3,7%.

In fondo alla classifica troviamo la Sardegna e la Campania al 3,4%, il Molise e le Marche, unica eccezione, rispettivamente al 3,3 e al 3,2%, e mentre la Sicilia si ferma al 2,8%, seguita da Calabria (2,7%), Basilicata al 2,5% e infine la Puglia, che chiude con il 2,5%.

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