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L'allarme del sindacato della scuola Snals: "No alla riapertura in Abruzzo delle scuole superiori in presenza"

Il segretario regionale Frascari chiede un rinvio del ritorno in presenza per gli studenti delle superiori in Abruzzo

Gli studenti abruzzesi delle scuole superiori non devono tornare a scuola in presenza. È la richiesta del sindacato autonomo della scuola Snals, con il segretario regionale Frascari che chiede di continuare con la dad per gli studenti degli istituti superiori, che domani 11 gennaio torneranno in classe.

Il rischio, spiega Frascari, è che tornino ad aumentare i contagi e dunquen si tratterebbe di un azzardo che non ha alcuna base scientifica, una scommessa politica con conseguenze pesanti per tutto il territorio in caso di un nuovo boom di contagi:

Le rassicurazioni del Governatore Marsilio e dell’ufficio scolastico regionale non ci convincono, sia per la complessa organizzazione delle turnazioni al 50% (che investono anche i trasporti) sia per la scelta di non attendere almeno due settimane in una fase di nuovo aumento dei contagi. Ancora una volta ribadiamo che la campagna vaccinale dovrebbe essere anticipata per il personale della scuola e per gli studenti, prima di pensare ad una ripresa dell’intero sistema con una certa sicurezza, non dimenticando che già il 60% degli alunni frequentano regolarmente nel primo ciclo

I danni provocati dalla mancata presenza, sottolinea il segretario regionale, sono almeno pari a quelli di una didattica organizzata in modo confuso e temporaneo, senza alcuna certezza.

Infine registriamo, di nuovo, che gli apparati politici e amministrativi hanno ignorato l’interlocuzione con le forze sociali, nella nostra Regione in modo particolare.

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