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Il sindacato Snasl sulla Dad: "I docenti non devono recarsi nelle scuole per le lezioni online"

Il sindacato interviene in merito alla questione della presenza dei docenti negli istituti per la didattica a distanza

I docenti non devono andare a scuola per la Dad, la didattica a distanza portata al 100% in Abruzzo a seguito dell'ordinanza regionale e del nuovo dpcm del Governo. Lo ha chiarito la Snals dopo il dibattito che si è acceso negli ultimi giorni con i docenti ed i dirigenti scolastici disorientati davanti alle nuove normative, arrivate dopo la ripartenza con le lezioni in aula nel mese di settembre bloccate ora con la seconda ondata della pandemia.

Il segretario regionale Snals Frascari ha commentato:

Alcuni dirigenti scolastici affermano che la prestazione delle lezioni in Dad debba avvenire, da parte dei docenti, stando a scuola. Tale affermazione non trova al momento nessun supporto normativo. Anche il Contratto Integrativo sulla Dad, che non si sa ancora se sarà firmato, non contempla una tale modalità. È mio parere che gli istituti, sulla base di un confronto con le Rsu, adottino le modalità che ritengono più funzionali al servizio. Teniamo conto, per esempio, che gli studenti con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogni educativi speciali potranno frequentare le lezioni, e potrebbero esserci altre necessità.

Il docente inoltre potrebbe decidere autonomamente di svolgere la Dad a scuola, ma senza imposizioni. Se tutti i docenti però dovessero essere presenti si andrebbe a violare il dpcm del 24 ottobre e il decreto del 19 ottobre sulla pubblica amministrazione. La presenza dunque va evitata.

Il lavoro agile non è applicabile ai docenti in regime ordinamentale ma non in caso di Dad( con le dovute eccezioni)

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