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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La denuncia dei sindacati sulla sala controllo circolazione ferroviaria della stazione: "Tante criticità e problemi irrisolti"

Filt Cgil, Fit Cisl, Fast Confasl e Orsa denunciano problematiche legate alla struttura cruciale per la gestione del transito ferroviario che si trova all'interno della stazione centrale di Pescara

Il centro di controllo della circolazione ferroviaria di Rfi della stazione centrale di Pescara, presente da tempo criticità e problematiche mai risolte. A dirlo le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Fast Confasl e Orsa che denunciano come in pochi addirittura conosconano l'esistenza a Pescara di questa importante realtà strategica con la classe politica locale che non ne riesce a comprendere il valore.

"Carenze di personale che producono un continuo ricorso al lavoro straordinario, con tutte le conseguenze a livello di stress fisico e mentale che questo comporta; continuo ricorso alle cosiddette “economie”, ovvero alla mancata copertura di alcune postazioni di lavoro. La cosa imbarazzante, che dovrebbe far saltare dalla sedia non solo le organizzazioni sindacali ma anche e soprattutto chi dovrebbe avere a cuore le prospettive occupazionali regionali, è che le motivazioni di tali carenze vengono giustificate da Rfi con una presunta mancanza di candidature di giovani abruzzesi per le posizioni lavorative scoperte, nonché con una inadeguatezza al ruolo, mediamente riscontrata in fase di selezione, che riguarderebbe principalmente proprio i giovani residenti nella nostra Regione, alla quale si aggiungerebbe l’indisponibilità dei candidati migliori, casualmente residenti nelle Regioni limitrofe, a scegliere Pescara come sede di lavoro."

Secondo Rfi, sostengono i sindacati,l'Abruzzo dunque è una terra a bassa qualità della vita senza nessuno che voglia occupare i presunti posti a disposizione nel centro di controllo:

"Come organizzazioni sindacali riscontriamo un continuo tentativo di delegittimare la Sala Controllo Circolazione di Pescara, arrivando a supporre che ci possa essere l’intento di creare una situazione tale da giustificarne un suo spostamento. Rivendichiamo il rispetto degli accordi sottoscritti e l’immediata copertura di tutte le posizioni funzionali alla operatività della sala. Sottolineiamo l’inadeguatezza del processo selettivo che riduce il campo dei possibili aspiranti lavoratori ai soli in possesso di siploma di liceo slassico o scientifico. In una realtà regionale come la nostra che ospita uno dei più importanti Istituti tecnologici superiori per la mobilità presenti sul territorio nazionale, ovvero percorsi formativi post diploma al centro di una riforma ed interessati anche da risorse dedicate del Pnrr, e che prepara tecnici per l’intermodalità altamente specializzati, tale limitazione risulta anacronistica, probabilmente funzionale per giustificare una situazione oggettivamente intollerabile."

Per le sigle sindacali dunque occorre un confronto fra tutti gli attori regionali per salvaguardare una realtà che offre lavoro a 150 persone.

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