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I sindacati disertano l'incontro indetto dal questore e criticano il suo operato

I sindacati Siulp, Coisp-Mosap e Silp Cgil-Uil parlano di "punto più basso finora raggiunto nelle relazioni sindacali nella questura di Pescara"

Critiche da parte dei segretari dei sindacati Siulp (Orazio Colantuono), Coisp-Mosap (Giovanni Catitti) e Silp Cgil-Uil (Della Martora) nei confronti del questore di Pescara, Luigi Liguori.
Le sigle sindacali ricordano come lo scorso 12 agosto sia andata completamente deserta la riunione sindacale convocata da Liguori.

E che, in virtù di tale mancato accordo, i servizi previsti per le manifestazioni di protesta contro le disposizioni relative al “Green Pass” sono stati programmati solo con i turni tabellari, eventualmente anticipati o posticipati di un’ora.

"Ma al di là del mero tecnicismo delle regole del confronto sindacale", segnalano Colantuono, Catitti e Della Martora, "il fatto politicamente rilevante è proprio la mancata partecipazione di tutte le sigle sindacali rappresentative del personale, poiché ciò segna inequivocabilmente il punto più basso finora raggiunto nelle relazioni sindacali nella questura di Pescara e dimostra, altresì, la scarsissima credibilità “interna” di Liguori. Tuttavia, da questi primi mesi di sua gestione, non possiamo non riconoscere a Liguori la capacità di far confluire tutte le sigle sindacali, al di là delle proprie diverse e distanti peculiarità, in un’eloquente e spontanea risposta alla sua gestione, in virtù del costante esercizio della delega per un’asserita e ostinata mancanza di tempo a presenziare gli incontri convocati, ha fin qui manifestato eloquente disinteresse al sereno e fruttuoso confronto sindacale, di cui non possiamo che prenderne atto e regolarci di conseguenza. Al di là del clima lavorativo deteriorato per atteggiamenti assolutisti e per giudizi negativi costantemente esternati verso i propri diretti collaboratori, ricordiamo a Liguori che, anche grazie a un sereno e costruttivo confronto sindacale, tutto il personale della questura di Pescara ha sempre ottenuto risultati lusinghieri nella propria attività istituzionale. Infine, pur preoccupati per il tenore delle “buone relazioni” con le altre autorità e le altre forze di polizia, siamo solidali con i dirigenti e funzionari della questura e degli altri uffici di polizia di questa provincia, poiché troppo spesso costretti a sottostare a situazioni di malessere, con la convinzione che la figura del questore delineata dalla legge 121/1981 nell’alveo delle regole democratiche non appare coerente con un questore sempre più isolato nelle proprie convinzioni e determinazioni egocentriche. Pur nella consapevolezza che tutto è perfettibile, dalla nostra attuale esperienza con Liguori ora possiamo dire che “la cura è peggio del male". 

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