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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I sindacati contro Giuliante (Tua): "Non c'è nessun accordo per il bando sugli interinali"

Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisal Cisal: "Fatte affermazioni gravissime, il bando deve essere aperto a tutti e deve riconoscere il giusto trattamento economico"

Il bando di concorso aperto anche agli interinali non è mai stato oggetto di accordo e quello per l'apprendistato professionalizzante non è un accordo sottoscritto sul territorio, ma frutto di un contratto sottoscritto dalle associazioni sindacali e datoriali nazionali e normato dall'articolo 22 del contratto nazionale autoferrotramvieri. I sindacati dei trasporti non hanno intenzione di far alcun passo indietro e all'incontro chiesto dal presidente Tua Gianfranco Giuliante perché si accetti di fare nuove assunzioni a minor costo, derogando quindi alla retribuzione prevista dal secondo livello, diranno di no. E' scontro aperto tra la Società unica di trasporto abruzzese e la Filt Cgil, la Fit-Cisl, la Uiltrasporti e la Faisal Cisal su quel bando fermo dal 31 gennaio che, ha lamentato Giulinate due giorni fa, lo è per l'ostruzionismo dei sindacati che, ha affermato, lo avevano accettato con l'accordo sottoscritto il 30 giugno 2021. Così non è, replicano oggi i segretari regionali Franco Rolandi (Filt Cgil) Andrea Mascitti (Fit Cisl), Vincenzo Marcotullio (Uil Trasporti), Luciano Lizzi (Faisal Cisal): quel bando non era previsto da nessun accordo e per loro le dichiarazioni rilasciate da Giuliante sono “gravissime” lì dove si parla di stabilizzazione degli interinali.

“Non si può calibrare un bando di concorso esclusivamente ai lavoratori somministrati escludendo tutta la collettività abruzzese – dichiara Mascitti – Serve un bando aperto a tutti che dia la possibilità a tutti i lavoratori già professionisti di accedere alla selezione pubblica ivi compresi gli interinali che in questi due anni hanno prestato servizio con orari carichi, sottopagati ed epurati perché esclusi dal contratto collettivo aziendale”. Quello su cui erano d'accordo, per l'assunzione complessiva di 127 unità, spiegano i segretari, era solo il contratto di apprendistato presentato, hanno ricordato, da Tua e Regione, alla presenza del presidente Marco Marsilio, in una conferenza stampa tenutasi nel mese di ottobre. Se da una parte per le organizzazioni sindacali è già grave che si pensi un bando a misura di interinale escludendo tutti gli altri professionisti, non meno lo è il fatto che, così come il bando concepito, si vorrebbero fare assunzioni “per la prima volta in Italia, con un gap contrattuale anche tra le platee di lavoratori della stessa azienda”, aggiunge Mascitti. A spiegarlo è Lizzi che sottolinea come ad oggi siano stati assunti solo il 6-7% degli interinali e tutti “senza retribuzione accessoria, quella prevista per il secondo livello. Questo significa lavorare come un altro dipendente, ma percepire molto meno. Tutto ci si aspetta da un'azienda pubblica, meno che navighi al limite della legalità. Siamo al limite dello sfruttamento”, chiosa.

A tutto questo si aggiungono le dichiarazioni del presidente Tua in merito al bilancio che, ha dichiarato, chiuderà anche quest'anno in attivo, ma anche su questo fronte i sindacati sono a dir poco critici. Se è in attivo, sottolinea Marcotullio, è perché dei 1.600 dipendenti che c'erano in Tua con la precedente gestione, oggi se ne contano 1.300 con in più l'aggravante, sottolinea, “del non più erogato premio di produzione a fronte del quale, però, sono stati dati più benefit a quadri e dirigenti”. I sindacati quindi chiedono un incontro al presidente della Regione Marco Marsilio perché si arrivi a riassumere tutte le 300 unità perse, chiedono sì che si faccia un bando di concorso, ma che non sia a misura di interinale, ma aperto anche a loro e tutti i professionisti del trasporto cui devono essere garantite le stesse opportunità e, soprattutto, il riconoscimento del secondo livello e dunque stipendi adeguati al ruolo. “Son persone già formate – conclude Rolandi – e vanno riconosciute come tali. Pensare di non dare loro ciò che è dovuto è intollerabile e inaccettabile”.

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