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Gli studenti annunciano un nuovo sciopero contro le modalità dell'esame di Stato

La manifestazione di protesta annunciata dalla Libera Associazione Studentesca è in programma venerdì 11 febbraio

Nuovo sciopero da parte degli studenti dopo l'uscita delle modalità dell'esame di Stato annunciate dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
Ad annunciarlo è la Libera Associazione Studentesca, ovvero un collettivo studentesco della provincia di Pescara.

La manifestazione di protesta è in programma nella giornata di venerdì 11 febbraio.

Le modalitá in cui si svolgerà l’esame di Stato prevedono il ritorno degli scritti con le due prove e l’orale senza elaborato né tesina. 

«Dopo mesi in cui il ministro ha tranquillizzato i maturandi», si legge in una nota, «che ricordiamo hanno svolto ben 1 anno e mezzo in Dad, promettendo un esame adeguato a ciò che abbiamo passato a causa della pandemia, ecco che tutte le promesse sono andate in fumo e gli studenti hanno dovuto subire l’ennesima decisione presa dall’alto senza nessuna consultazione della comunità studentesca. In primis ringraziamo il ministro Bianchi e il governo per aver perseguito, anche nelle scelte relative alla scuola, il senso di precarietà e insicurezza che ha danneggiato per anni gli italiani. La scelta compiuta dal ministro ha confermato ciò che temevamo: il governo si è dimenticato di noi, o forse non glien’è mai importato. La loro scelta, basata semplicemente su questi 5 mesi scolastici superati senza troppe complicanze, dimostra come in questi due anni di pandemia i problemi dei giovani siano stati ignorati. Con la riapertura delle scuole a Settembre, l’Unicef ha registrato un aumento delle problematiche di salute tra i giovani, quali: ansia, disturbo bipolare di personalità, disturbi alimentari, schizofrenia e disabilità intellettiva. Nella situazione attuale 1 adolescente su 5 soffre di disturbi mentali contro l’uno su 7 di tre anni fa. La Dad e la privazione della socializzazione hanno incrementato vertiginosamente le patologie di natura neuro psichiatrichia, l’istituto Bambino Gesù di Roma riporta un incremento di otto/nove volte maggiore di disturbi alimentari negli studenti con annesso di tentativi di suicidio. Si registra una media di 3 attacchi d panico al giorno su 200 studenti. L’Unesco ha inoltre evidenziato come la pandemia abbia provocato il più grande sconvolgimento scolastico colpendo 1,6 miliardi di adolescenti inducendoli ad abbandonare la scuola al rientro dalla Dad. In Italia la quota dei giovani nel 2020-21 Elet (che hanno lasciato la scuola prima del diploma) corrisponde al 13%, ovvero a 530.000 ragazzi. Di fronte a tali dati capiamo che il sistema educativo italiano abbia faticato e tutt’ora fatica nel reinserire i giovani nell’ambiente scolastico, lasciando così indietro milioni di ragazzi. Non eravamo pronti, siamo stati reinseriti in una comunità scolatsica che oramai non faceva più parte  della normalità e le istituzioni non sono state in grado di attivare un piano di riadattamento adeguato agli scorci che il covid ha portato. La scelta del ministro dell’istruzione è un porta sbattuta in faccia a tutti gli studenti italiani. A distanza di due ore dall’uscita del “nuovo” esame di Stato già 88 mila studenti hanno firmato una petizione per la rivisitazione dell’istanza. I giovani vi parlano tutti i giorni; sono cinque mesi che disperati chiediamo di aspettarci, e la risposta è stata quella di reintegrare delle prove scritte e di togliere l’elaborato, perché l’Italia per noi non ha tempo. È per questo che a Pescara la Libera Associazione Studentesca insieme ai rappresentanti d’istituto si mobiliterà per l’11 Febbraio per far sentire la voce degli studenti!». 

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