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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ritrovato Grisù, Enpa: “Grazie all'impegno di volontari e Polfer. Ora più attenzione”

Ma da Trenitalia spiegano che il capotreno, una volta giunto nella nostra città, ha pensato che il gatto fosse salito direttamente a Pescara e che quindi dovesse scendere perché gli animali non possono circolare liberamente in treno

La presidente dell'Enpa, Carla Rocchi, esprime soddisfazione dopo il ritrovamento di Grisù, il micio di 14 anni che domenica scorsa un capotreno aveva fatto scendere per errore a Pescara dall'Intercity Lecce-Torino, credendolo randagio:

“Il lieto fine che speravamo - ha dichiarato Rocchi - Non potevamo iniziare la giornata in modo migliore. Ringrazio i volontari dell'Enpa di Pescara e gli agenti della Polfer che hanno preso a cuore il destino del micio senza mai arrendersi. Ora speriamo che condotte di questo tipo non si ripetano più e vengano debitamente sanzionate. Serve più attenzione e sensibilità”. 

In questi giorni gli agenti della Polfer e i volontari Enpa non hanno smesso di cercare il felino e di sperare. Stamattina la gioiosa scoperta: Grisù non aveva mai lasciato la stazione del capoluogo adriatico. Aveva trovato un posto al sole, protetto da un cespuglio, ed è così che l'hanno trovato alle ore 8 gli agenti della Polfer, allertati da un dipendente di Trenitalia. Sul posto sono subito accorsi i proprietari e i volontari dell’Enpa di Pescara.

Immensa la felicità al momento del ricongiungimento: il gatto, infatti, abituato alla cattività, è anziano e si temeva per la sua salute. Grisù invece sta bene, ha bevuto, e oggi è pronto a ripartire per tornare dai suoi proprietari, un’anziana coppia del Salento, che lo stanno aspettando con trepidazione.

Da Trenitalia spiegano che il capotreno, una volta giunto nella nostra città, ha pensato che Grisù fosse salito direttamente a Pescara e che quindi dovesse scendere perché gli animali non possono circolare liberamente in treno e nessuno aveva segnalato la scomparsa del gatto (ricordiamo che infatti, in quel momento, i proprietari stavano dormendo e quindi non si erano accorti di ciò che era successo). Trenitalia precisa anche che dev'essere cura del proprietario tenere l'animale nel trasportino. Insomma, alla base di questa vicenda, conclusasi fortunatamente bene, ci sarebbe stato solo un equivoco del tutto involontario.

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