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Attualità Centro / Piazza Santa Caterina da Siena

Risse, aggressioni, violenze e spaccio di droga: i commercianti e i residenti del centro dicono basta

Sotto la lente d'ingrandimento finisce il quadrilatero tra via Muzii, la riviera, piazza Italia e corso Vittorio, anche se le maggiori criticità si registrano in piazza Santa Caterina, nel parco Florida e sotto i portici di piazza Salotto

Risse, aggressioni, violenze, spaccio di droga e tanto altro ancora. I cittadini e i commercianti del centro di Pescara, ormai stanchi della situazione, scendono in piazza per chiedere l'intervento delle istituzioni. Sotto la lente d'ingrandimento finisce, in particolare, il quadrilatero che comprende via Leopoldo Muzii, la riviera, piazza Italia e corso Vittorio Emanuele II (soprattutto l'ultimo tratto, di fronte all'area di risulta), anche se le maggiori criticità si registrano in piazza Santa Caterina, nel parco Florida e sotto i portici di piazza Salotto.

Il vice presidente del consiglio regionale, Domenico Pettinari, evidenzia che quando - fino a pochi mesi fa - c'erano i vigili urbani o la polizia a controllare la zona con un presidio fisso, "il problema era quasi scomparso, mentre adesso questa è diventata una vera e propria terra di nessuno. In piazza Salotto, specialmente nelle ore serali, ci sono bande di ragazzi che si picchiano selvaggiamente, bottiglie di vetro rotte e persone che vomitano sulle vetrine dei negozi". Le richieste dei cittadini sono chiare: rimettere una pattuglia h24 delle forze dell'ordine in piazza Salotto, aumentare i controlli a tappeto in tutto il centro e ripristinare il pattugliamento della polizia municipale con almeno due agenti fissi nel parco Florida e in piazza Santa Caterina, un'area, quest'ultima, dove "il fatturato dei negozi è calato del 60%", spiega Pettinari, "e ci sono esercenti che preferiscono chiudersi dentro a chiave perché hanno paura".

Alessandra Sodano, che abita proprio in centro e si fa portavoce delle istanze dei residenti, aggiunge: "Io vivo la piazza, e vedo che qui la sera c'è un senso di insicurezza. La presenza delle forze di polizia con una postazione fissa servirebbe come deterrente: questo avviene già in altre città. Il centro di Pescara è diventato un posto in preda al degrado, viene lasciato stare così, è abbandonato. I commercianti non fanno altro che riparare le vetrine infrante. La situazione non è migliore nè al parco Florida né nel parcheggio dell'area di risulta, in mano a balordi di ogni tipo". Le fa eco un uomo, che spesso si trova a frequentare la zona del terminal bus dell'ex stazione, dove "il silos in cui dovevano esserci i vigili urbani è sempre chiuso dopo le ore 17".

Protesta commercianti sicurezza piazza Salotto

Pettinari conferma questi racconti: "C'è chi ha paura di andare a riprendere la macchina all'area di risulta: un soggetto, non molto tempo fa, si è denudato davanti a una donna e ha iniziato a urinare sulla sua macchina, terrorizzandola, mentre lei si era barricata dentro l'abitacolo. Bande di criminali e delinquenti girano tra il parco Florida e i giardinetti di piazza Primo Maggio. In piazza Salotto ci sono risse tra pregiudicati che si picchiano violentemente. Urinano sulle vetrine, vomitano nei locali, con i negozianti che sono costretti a tenere la porta chiusa, aprendo solo ai clienti che già conoscono. È in corso un'escalation di insicurezza. Questi problemi sussistevano già prima del grave fatto di sangue verificatosi domenica. Per tale ragione, come detto, chiediamo una pattuglia fissa h24 in piazza Salotto e un presidio fisso dei vigili urbani in piazza Santa Caterina e nel parco Florida".

Poi la parola passa a una commerciante, Marina Fedeli: "Chiamo ormai continuamente la polizia, è una cosa indegna. Pescara non è Roma, città che conosco bene perché sono originaria proprio della Capitale: questa è una città piccola che si potrebbe governare senza difficoltà, e invece dobbiamo assistere a simili vergogne. Io sono stata sempre una persona combattiva e intendo portare avanti questa battaglia: circa tre mesi fa sono stata aggredita nel mio negozio da due ragazze, e ho preso le botte. Sono entrate e mi hanno rubato un profumo, spingendomi contro la porta e facendomi male. Ma dal Comune nessuno vuole sentire niente". 

Domenico Renzitti, titolare di una tabaccheria, sposta infine il discorso sulla questione della pulizia: "L'altro giorno c'era uno che stava facendo pipì per strada. Qui non abbiamo un bagno pubblico: se ci fosse stato, magari quell'uomo avrebbe evitato di fare i propri bisogni all'aria aperta. C'è inoltre da anni una clochard che dorme sotto ai portici: mi chiedo se in altri luoghi verrebbe tollerata una situazione del genere. Quello che è accaduto domenica è un caso assurdo, imponderabile, che non si può prevedere, ma i barboni per strada non sono una cosa imprevedibile: una persona che viene a Pescara cosa deve pensare se si trova di fronte a certe scene? Non parliamo, poi, delle risse: l'ultima c'è stata la settimana scorsa, e a una persona hanno spaccato la testa. Io sto qua da quasi 30 anni, ne ho viste di tutti i colori. Vogliamo che ci siano le regole e che vengano fatte rispettare".

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