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Rissa in via Piave, Tranquillamente Battisti: "Una situazione a dir poco indecente"

Non ha tardato ad arrivare il commento del comitato dei residenti, che denunciano: "Sono anni che rappresentiamo la realtà nuda e cruda a differenza di chi continua a minimizzare per fare marketing e profitto a discapito di chi vive in questo quartiere"

Dopo la rissa in via Piave, Tranquillamente Battisti torna ad alzare la voce e parla di "una situazione a dir poco indecente". Come prevedibile, non ha tardato ad arrivare il commento del comitato dei residenti, che denunciano: "Sono anni che rappresentiamo la realtà nuda e cruda a differenza di chi continua a minimizzare per fare marketing e profitto a discapito di chi vive in questo quartiere".

Il comitato se la prende direttamente con il Comune:

"Chi è alla guida della città deve assumersi le proprie responsabilità e dire chiaramente in che modo pensa di tutelare la vivibilità del quartiere in discontinuità con la precedente amministrazione. Si è scelto di prolungare ulteriormente gli orari dei locali portando la chiusura all’una anche il giovedì, ma qui si deve ragionare in maniera diametralmente opposta".

Per i residenti "occorre ripensare al modello di intrattenimento e ridimensionare drasticamente gli orari in questa zona offrendo alternative altrove", anche perché quanto accade in piazza Muzii e dintorni "viene inequivocabilmente oggettivato dalle immagini tanto scomode per molti".

Tranquillamente Battisti sottolinea che il problema non sono solo le zuffe, ma anche gli assembramenti: "L’attuale situazione non offre garanzie né sul piano anti Covid né rispetto ai diritti dei residenti, che fino alle 2 di notte (e oltre) sono costretti a non riposare. Il distanziamento sociale ci sembra risultare di fatto inesistente e purtroppo le immagini non mentono ma, Covid a parte, da troppo tempo si chiude un occhio sulle numerose situazioni al di sopra delle leggi".

Insomma, il comitato fa capire che stavolta la misura è colma: "Fino ad oggi abbiamo sempre mantenuto una posizione collaborativa, e siamo disposti a farlo ancora, ma non ci si venga più a dire che il problema non esiste. Abbiamo promosso una petizione, che depositeremo nei prossimi giorni, per chiedere alle autorità prefettizie e comunali di intervenire al fine di risolvere i problemi noti che rendono invivibile il quartiere e che sono irrisolti da anni".

E infine: “Troppi cittadini sono esasperati da quanto devono subire inermi. Non è un mero problema di ordine pubblico ma è il concetto di fondo che ci si ostina a non voler capire: questo quartiere non ha una vocazione finalizzata all’intrattenimento notturno”. 

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