rotate-mobile
Attualità

La "scatola nera" della rete e i rischi per i minori, il Corecom incontra gli studenti e la garante ammonisce: "A 9 anni niente cellulare"

Parte dell'Aquila e arriverà a Pescara il 21 aprile il tour organizzato dal Comitato regionale per le comunicazioni per coinvolgere ragazzi, studenti e genitori in un confronto importante che parla di prevenzione e tutela

Far comprendere ai ragazzi i rischi che si corrono sulla rete. Se lo strumento tecnologico ha dei vantaggi innegabili è altrettanto vero che troppo spesso ciò che vi si cela dietro rappresenta un vero e proprio pericolo soprattutto per i più piccoli. Per questo il Corecom Abruzzo ha organizzato un tour che il 21 aprile toccherà anche Pescara, per confrontarsi con i ragazzi. “Futuro Hub, connessioni digitali”, questo il tema degli incontri che prenderanno il via il 31 marzo a palazzo nella sala Ipogea di palazzo dell'Emiciclo all'Aquila cui 200 studenti accompagnati dagli insegnanti si confronteranno con esperti di settore.

Ad abbracciare l'iniziativa la garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Maria Concetta Falivene che la rete la definisce una “scatola nera” dotata di “un algoritmo capace di individuare le loro fragilità, un fenomeno devastante sempre più diffuso che noi adulti abbiamo l'obbligo di arginare attraverso un sistema di informazione ed educazione all'uso dei media”. Un esempio su tutti, aggiunge, e cioè il caso di Molly Russell una ragazzina inglese di 14 anni che nel 2017 si è suicidata: “l'inchiesta seguita alla tragica scomparsa della giovane – spiega – ha messo per la prima volta in stretta relazione la morte con il mondo del web e si è esplicitamente parlato di 'effetti negativi di contenuti online' che si sarebbero dimostrati letati”. Una storia in qualche modo “rivoluzionaria”, sottolinea e cioè che per la prima volta ha aperto uno squarcio su un problema sempre più diffuso, ma forse troppo poco approfondito.

Falivene lancia anche un monito e un appello ai genitori. Per lei mettere nelle mani di un ragazzo di 9-10 anni un cellulare è sbagliato: “non dobbiamo agevolare il loro ingresso nel mondo virtuale quando non hanno la capacità di comprendere quali siano realmente i pericoli – afferma -. La prima responsabilità appartiene a noi genitori, che a volte apriamo le porte all'utilizzo di questa scatola nera e li rendiamo più fragili, facendoli entrare in un circuito di stress emotivo. Se il ruolo dei genitori in questi casi è fondamentale, è altrettanto importante entrare nelle scuole: in questo contesto Futuro hub è un'iniziativa notevole perché consente di creare un contatto diretto con i ragazzi, classe per classe, anche attraverso interventi mirati”.

“Con questa iniziativa – spiega quindi il presidente del Corecom Giuseppe La Rana - vogliamo offrire un contributo ai ragazzi, soprattutto ai minori, affinché possano orientarsi meglio e con maggiore sicurezza in questo nuovo mondo in continua evoluzione. Purtroppo i rischi sono sempre dietro l'angolo e la nascita di nuovi pericolosi fenomeni sempre più al centro della cronaca, come il cyberbullismo, ne è la dimostrazione lampante”.

Dopo L'Aquila toccherà quindi a Pescara. L'appuntamento è il 21 aprile all'Aurum con l'incontro “Bllissimo e cyberbullismo: tra prevenzione, consapevolezza e contrasto” e verterà sul riconoscimento e la risoluzione del preoccupante fenomeno con l’intento di fornire maggiore coscienza sugli strumenti atti a contrastarlo. Terzo ed ultimo incontro quello che si svolgerà a Vasto (Chieti) con un convegno sul tema della fake news, del sexting, nonché dell’impatto dei nuovi social sui giovani.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La "scatola nera" della rete e i rischi per i minori, il Corecom incontra gli studenti e la garante ammonisce: "A 9 anni niente cellulare"

IlPescara è in caricamento