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Pronta la riqualificazione dell'area di via Gobetti, abbattimento dei ruderi e ricostruzione privata

Entro la prossima settimana verrà aperto ufficialmente il cantiere della Immotrading per l’abbattimento dei ruderi e la riedificazione privata

Tutto pronto per la riqualificazione dell'area di via Piero Gobetti a Pescara dove i residenti da molto tempo denunciano una situazione di degrado.
Entro la prossima settimana verrà aperto ufficialmente il cantiere della Immotrading per l’abbattimento dei ruderi e la riedificazione privata.

È quanto fa sapere Armando Foschi, presidente della commissione Sicurezza che riporta quanto riferito nel corso della seduta da Isabella Del Trecco, assessore all'Ambiente e all'Urbanistica. 

In via Gobetti, come lamenta da anni chi vive da quelle parti, sono presenti ruderi in mattoni, con i tetti sfondati, le tegole cadenti, occupati negli anni da senzatetto che di fatto vivono tra calcinacci, rifiuti, miasmi, senza servizi, in condizioni inaccettabili, sia per la loro dignità sia per i residenti della zona, che si ritrovano a combattere con erba alta, infestazioni di insetti, zanzare e topi.

«Come hanno raccontato i cittadini», ricorda Foschi, «utilizzano addirittura i 4 alberi di 15 metri presenti nell’area per salire sui balconi dei palazzi adiacenti. In realtà in quell’area, compresa tra via Gobetti e via Don Bosco è previsto un comparto, il numero 2.04, con una progettazione di nuove realizzazioni edificatorie e di servizi di urbanizzazione, tra cui anche l’allargamento della stessa via Don Bosco, come da previsione di Piano regolatore, destinata a diventare una strada a doppio senso. È evidente che c’è un problema igienico-sanitario che va risolto, e c’è anche un problema di sicurezza e di difesa della pubblica incolumità perché dalle fotografie scattate dai piani alti dei palazzi si vedono i tetti dei ruderi implosi, crollati all’interno ed è logico che non si può consentire a nessuno, men che meno a disperati, senzatetto, e rifugiati, di dormire, vivere, cucinare, mangiare o permanere all’interno e ci sembra quantomeno anomalo che la proprietà non si sia preoccupata di murare i varchi di quelle baracche. Il permesso a costruire è stato rilasciato dal Comune già nel 2019, ma non è stato ritirato dalla società e teniamo conto che appena qualche giorno fa c’è stata l’ennesima incursione di abusivi, poi fermati dagli agenti della polizia municipale del Gruppo Giona. Come ha ricordato l’assessore Del Trecco, una serie di incontri con la proprietà ci ha permesso di chiarire che la Immotrading ha ritirato un primo permesso a costruire e una variante per l’inizio dei lavori del Piano edilizio e delle opere di urbanizzazione. A luglio scorso mancavano solo da firmare due contratti di permuta, ma i lavori sono di fatto già stati affidati. E oggi siamo arrivati all’apertura del cantiere: la ditta ha già annunciato di aver avviato l’intervento per l’interramento di un Cavo dell’elettricità finora aereo; ad agosto è stata eseguita una prima derattizzazione e a giorni comincerà la bonifica bellica della superficie, perché parliamo di un terreno limitrofo all’area bombardata durante il secondo conflitto mondiale e sino a oggi mai edificata, quindi il controllo circa la presenza o meno di ordigni inesplosi è fondamentale. Subito dopo verrà eseguita la seconda derattizzazione e bonifica igienico-sanitaria e a quel punto arriveranno le recinzioni per delimitare l’area d’intervento con l’abbattimento dei ruderi e dei 4 olmi, sostituiti da 10 nuovi alberi, e la rimozione delle macerie. Tradotto: entro la prossima settimana i cittadini dovrebbero cominciare a vedere le ruspe muoversi nell’area per un’opera che richiederà circa 24 mesi di tempo».

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