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Venerdì, 22 Settembre 2023
Attualità Castellamare / Strada delle Fornaci

L'antica Fonte Borea sarà riqualificata: non solo la pulizia, ma anche una nuova illuminazione per valorizzarla [FOTO]

Rinvenuta nel 2013 lungo Strada delle Fornaci è stata oggetto d'attenzione da parte della soprintendenza che ora seguirà i lavori grazie ai quali diventerà un elemento storico-culturale di cui godere pienamente

Non solo la sistemazione del parco archeologico di Colle del Telegrafo, ma anche la riqualificazione e la valorizzazione di Fonte Borea, l'antica fonte post-medievale scoperta nel 2013 proprio lungo la strada che porta al colle composta di due elementi.

Pulitura profonda, una staccionata di protezione per rendere possibile ammirare quello che è un pezzo di storia antica di una città moderna che sempre più mostra però il suo passato, e una nuova illuminazione che la renda visibile ed elemento di valorizzazione di Strada delle Fornaci, ovvero la via in cui la fonte si trova.

Questi gli interventi di cui sarà oggetto nell'ambito di un progetto che, in realtà, ne comprende quattro e che saranno tutti finanziati con 550mila euro di fondi pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza). La riqualificazione di Fonte Borea così come quella del parco archeologico di Colle del Telegrafo, del rifacimento di parte di via del Circuito e di via Valle Fuzzina andrà a bando a giorni e consentirà di dare il giusto valore all'antica fonte.

Fonte Borea al momento del ritrovamento e dopo la prima opera di pulizia

Dagli studi preliminare che la soprintendenza fece già nel 2014 si è determinato che quello di Fonte Borea è “n monumento in laterizio a forma di esedra, largo circa sei metri e mezzo 6,5 a cui forma monumentale risulta discretamente conservata, se non per tratto danneggiato da una vecchia tubatura in cemento verso via delle Fornaci”. “L'ingabbiatura della condotta, la forma dei laterizi, alcuni rari frammenti ceramici smaltati apparsi durante la pulizia sembrano – scriveva ancora la soprintendenza - suggerire un datazione post-medievale per il monumento (settecentesca?), ma non si esclude la presenza di fasi più antiche”. Il secondo elemento si trova poco più avanti e sulla stessa strada e si presume fosse la vasca in cui l'acqua portata dalla fonte finisse. Una vasca che è stata certamente oggetto di interventi in passato visto il cemento utilizzata. La sottostruttura però, spiegava già nel 2014 la soprintendenza, ne consente una datazione più antica.

Un primo intervento è stato in realtà già fatto con un primo sfalcio della folta vegetazione che ricopriva i due manufatti. Operazione fatta con una ditta specializzata. Ora, sempre in stretta collaborazione con la soprintendenza, si passerà all'eliminazione definitiva delle erbe infestanti con l'utilizzo di “prodotti diserbanti specifici che non andranno però ad intaccare la natura delle opere”, si specifica nel progetto redatto. Quindi la costruzione della staccionata e la nuova illuminazione “per valorizzare i manufatti in laterizio e dei totem informativi ne descriveranno la storia, nonché la loro originaria forma, grazie a delle ricostruzioni fotografiche”.

L'intervento come gli altri compresi nel finanziamento, rientra nel piano triennale delle opere pubbliche 2022-2024

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