L'attacco del rifugio privato per animali di Manoppello: "Cani di proprietà del Comune abbandonati", il sindaco: "I pagamenti sono già stati approvati"
Botta e risposta a Manoppello fra il canile privato che ha in custodia anche i cani randagi e di proprietà del Comune, e l'amministrazione De Luca in merito ai presunti pagamenti mai inviati dall'ente per le spese sostenute
Botta e risposta a distanza fra i gestori del rifugio per cani privato di Manoppello e l'amministrazione De Luca, in merito alle spese sostenute dalla struttura per i cani randagi ospitati, circa 45, di proprietà comunale. Secondo i gestori del rifugio, infatti, il Comune avrebbe abbandonato gli animali e da quando la nuova gestione è entrata in possesso della struttura, non sarebbero state mai liquidate le spese sostenute per gli animali di proprietà dell'ente:
"Da quando la nuova gestione è entrata in possesso della pensione privata di Manoppello, il comune di Manoppello non ha corrisposto nulla per la cura dei cani di loro proprietà e le terapie dei 45 cani di loro proprietà, l'alimentazione e soprattutto le cure veterinarie ricadono in capo al gestore e i due volontari che fino ad adesso se ne stanno occupando; il Comune sta mettendo in atto atti di filibusteria promettendo immediato ristoro, disattendendo giorno dopo giorno a quanto spetta loro. I volontari fino a oggi per il rispetto e l'amore verso i cani sono riusciti esclusivamente con mezzi propri a sopperire, ma da domani si trovano in una situazione di estrema emergenza, c'è da pagare la fattura al veterinario, ci sono da comprare cibo e medicinali, perché non hanno mai smesso di dare medicine e cure ai cani nonostante la vecchia gestione non abbia provveduto a rilasciare alcuna cartella clinica i casi più gravi sono stati prontamente soccorsi.
Si è tentato in ogni modo di addivenire a una soluzione bonaria, fino a stamani sono andati a chiedere dopo che sono stati negati ristori economici almeno un carico di crocchette e di pagare le spese veterinarie, sindaco ed assessori si sono negati, sono rimasti impassibili quando abbiamo detto loro e rilevato che alla vecchia gestione pagassero più cani di quanti realmente c'erano."
Abbiamo raggiunto l'amministrazione comunale con il sindaco Giorgio De Luca che ha spiegato che la determina comunale per la liquidazione del pagamento spettante ai gestori del rifugio è stata già predisposta e firmata, e dunque in tempi brevi sarà erogato il bonifico considerando i tempi tecnici previsti dalle attuali norme che prevedono fino a 35 giorni per l'esecuzione operativa dei pagamenti dopo la firma di una determina. Inoltre, aggiunge il Comune, da sempre l'ente di Manoppello sostiene spese importanti per la cura dei cani randagi considerando che non dispone di una struttura pubblica di proprietà, e che il ritardo nei pagamenti è stato determinato anche dal fatto che i gestori del rifugio non hanno inviato subito l'Iban sul quale provvedere a eseguire il pagamento.
I gestori del rifugio privato, fanno sapere di aver invece di avwer già inviato tutte le coordinate per effettuare i pagamento nelle prime richieste e istanze presentate al Comune.