rotate-mobile
Attualità Marina Nord / Via Balilla

Rientro a scuola, i rappresentanti d'istituto: "Screening inadeguato per gli studenti"

La protesta: "Dopo due anni di pandemia non ancora si riesce a organizzare un rientro sicuro con screening efficaci per tutta la comunità scolastica. La scuola come al solito viene penalizzata"

A pochi giorni dal rientro a scuola dalle vacanze natalizie, le modalità dello screening per studenti e studentesse delle scuole superiori di Pescara "sono state cambiate due volte". E tutto questo è avvenuto "in meno di 24 ore". Lo denunciano, in una nota congiunta, i rappresentanti d'istituto Flavia Stuppia, Alessandro Di Giulio, Eleonora Mucilli e Camilla Costantini (liceo classico Gabriele D’Annunzio); Francesca Cantagallo, Vittoria D’Antonio, Sonia Aidi e Mersia De Felicibus (liceo statale Guglielmo Marconi); Denis Di Pietro, Giorgio Moretti, Luciano Savino e Nicolò Teofili (liceo scientifico Leonardo Da Vinci); Ludovica Di Marco, Giulia Faieta e Antonio Alonzo (Istituto tecnico Aterno-Manthonè); Sara Boukef, Linda Paolini, Chiara Di Bernardino e Gaia Marchegiani (Liceo Artistico MiBe); Giorgia Coppa, Lorenzo Di Giovanni, Andrea Piersante e Ricardo Bracamonte (Istituto alberghiero De Cecco).

"L’ultima rettifica - spiegano - comporta la divisione in due giorni, l’8 e il 9 gennaio, nella palestra del Galilei in via Balilla, con distanza di un’ora di tempo tra una scuola e l'altra. Questa decisione comporterebbe assembramenti e l'impossibilità di fare tamponi a tutti gli studenti, poiché ogni scuola ne conta circa un migliaio o più. Queste modalità non sfrutteranno al meglio l'opportunità che offrono gli screening gratuiti, i quali servirebbero a contrastare il virus e a permettere alle scuole di rimanere aperte, ma porterebbero invece ad un effetto contrario (dati gli assembramenti e il rischio di una scarsa partecipazione)".

E aggiungono: "Dopo due anni di pandemia, nel comune di Pescara, non ancora si riesce a organizzare un rientro sicuro con screening efficaci per tutta la comunità scolastica. Con l’organizzazione attuata e l’aumento dei contagi, la scuola come al solito viene penalizzata. Oltre ciò, per poter svolgere lo screening per l'intera popolazione studentesca sono state interrotte le consegne di tamponi ad alcuni comuni dell’Abruzzo, che non sono riusciti così a svolgere gli screening già programmati per le proprie popolazioni".

Gli studenti e le studentesse di Pescara chiedono dunque "un rientro a scuola sicuro, partendo dall’organizzazione di questo screening: bisogna effettuarlo in più spazi della città, in modo da evitare assembramenti, ed eseguirlo periodicamente così da contrastare il virus all’interno della scuola".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rientro a scuola, i rappresentanti d'istituto: "Screening inadeguato per gli studenti"

IlPescara è in caricamento