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Domenica, 1 Ottobre 2023
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La denuncia di un giovane rider pescarese: "Nel fine settimana fare le consegne nella zona di piazza Muzii è un incubo"

Il giovane studente pescarese ci racconta i disagi ed anche i pericoli che si corrono nel consegnare cibo a domicilio nella zona della movida nelle ore serali soprattutto nel fine settimana

Effettuare le consegne del cibo a domicilio nella zona fra piazza Muzii e via Cesare Battisti, nelle ore serali e di apertura dei locali, diventa quasi un incubo per i riders. La denuncia arriva da un giovane studente pescarese che ci racconta come sia particolarmente complicato, ed in alcuni casi anche pericoloso, consegnare gli ordini quando la movida affolla le strade della zona del centro.  Il giovane effettua il servizio in bicicletta e spiega che a partire dalle 20 circa, con l'allentamento delle misure restrittive l'attività dei locali è ripresa quasi a pieno regime con migliaia di persone che affollano le strade, la piazza principale e le traverse che non sono zona pedonale.

"Durante la pandemia e negli ultimi mesi, con le regole stabilite dal Governo per il Covid non vi erano particolari problemi nel raggiungere le abitazioni che richiedono il cibo a domicilio, anche se nel fine settimana comunque si registrava sempre qualche disagio per i molti utenti che stazionano in strada a consumare bevande o sui marciapiedi costringendo il rider a dover superare veri e propri muri di persone. Nelle ultime settimane però l'afflusso è notevolmente aumentato e sicuramente con l'arrivo della bella stagione la situazione è destinata a peggiorare. Arrivare con la propria bici a destinazione diventa una vera e propria impresa. Un disagio che fra l'altro esiste anche per il ritiro degli ordini nei locali della movida che effettuano consegne a domicilio d'asporto e non solo per le consegne ai residenti della zona".

Ma il vero problema, spiega lo studente, è la mancanza di rispetto e la maleducazione delle persone che affollano le strade e che spesso, anche volontariamente, mettono in pericolo l'incolumità dei riders:

"Sono poche le persone che, quando mi vedono arrivare con la bici o a piedi, fanno in modo di agevolare il passaggio: la maggioranza non solo non si sposta nonostante le mie richieste (sempre in tono gentile) ma spesso ride, mi prende in giro o addirittura mi insulta. Senza contare che anche prima delle 23 si trovano giovani già ubriachi o in stato alterato nelle strade adiacenti che diventano anche aggressivi: più di una volta mi è capitato di essere spintonato o addirittura accerchiato rischiando di cadere. Una mia collega, mi ha raccontato che in più di un'occasione ha ricevuto anche insulti e molestie, per fortuna solo verbali. In fondo stiamo solo facendo il nostro lavoro ed offrendo un servizio che sicuramente la maggior parte di queste persone utilizza quando si trova nella propria abitazione".

"Fra l'altro voglio anche precisare che il problema esiste praticamente solo nella zona della movida in piazza Muzii e dintorni: nonostante i pregiudizi sulle periferie, negli altri quartieri della città almeno personalmente non ho mai avuto, in due anni di lavoro, nessun tipo di pericolo o disagio. Servono più controlli da parte delle forze dell'ordine soprattutto sulle persone che già ad ora di cena frequentano quelle strade in condizioni indecenti, ubriachi o peggio. Ma soprattutto serve più rispetto per il lavoro ed i sacrifici altrui".

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