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Dopo la decisione del Tar i genitori ricorrenti insistono: "Il sindaco deve riaprire la scuola dell'Infanzia"

I genitori che hanno proposto il secondo ricorso, accolto dal Tar, pretendono che Masci faccia tornare i bambini in aula da lunedì a mercoledì

Il gruppo di genitori che ha presentato un secondo ricorso al Tar contro l'ordinanza di sabato scorso del sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha prorogato la didattica a distanza (dad) fino al 31 marzo pretende, dopo l'accoglimento del tribunale amministrativo regionale, che da lunedì a mercoledì le scuole dell'Infanzia vengano riaperte.
Ma il primo cittadino non ci sta e annuncia una nuova ordinanza per la sospensione delle attività didattiche in presenza fino a Pasqua.

«Dopo la decisione del Tar la scuola dell' infanzia va riaperta e non solo per una incongruenza di date tra l'ordinanza del sindaco e quella del presidente di Regione», fa sapere Giada Alessandrini, una della ricorrenti a nome del gruppo dei genitori, «ma anche perché il sindaco stesso, che continua a prorogare la riapertura della scuola dell'Infanzia ha invece disposto la riapertura deio parchi! La scuola no, i parchi sì! Ha dichiarato di prorogare la chiusura  della scuola dell'Infanzia a causa della pressione che ha colpito la terapia intensiva dell'ospedale di Pescara. Ma apre i parchi! Come giustifica la scelta? Aria aperta ma anche assembramento di genitori e di bambini che usano giochi comuni senza alcuna sanificazione e senza mascherine. C'è bisogno di coerenza. Se tutto viene fatto per il contenimento dei contagi in zona arancione con numeri da zona gialla allora anche la scuola deve ripartire, anzi dovrebbe essere interesse del sindaco stesso e del presidente di Regione garantire il diritto costituzionale dell'istruzione poiché la restrizione di chiusura è applicata dall'8 febbraio già allora zona gialla. I comportamenti del sindaco evidenziano un accanimento ingiustificato sui bambini, primo perché non ha i numeri per andare contro la Regione secondo perché ha chiuso le strutture pubbliche sportive solo ai bambini praticamente, ordinanza super last second lunedì quando avevano già iniziato, lasciano aperte però quelle private. Tutto questo solo per i bimbi di Pescara! Francavilla in presenza a scuola e nei campi sportivi!».

Infine vengono ricordati gli studi che dichiarano e spiegano che «aprire le scuole non spinge la curva della pandemia», come quello del comitato Covid-19 giapponese su 7,3 milioni di studenti, secondo il quale in Italia non c’è correlazione tra la diffusione dei contagi e lezioni in presenza. L’analisi incrocia le cifre di Istruzione, aziende sanitarie e protezione civile.

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