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La replica al Pd e le precisazioni della Asl sulle borse lavoro per i pazienti psichiatrici

L'azienda sanitaria pescarese interviene dopo la conferenza stampa dei consiglieri del Pd Antonio Blasioli e Silvio Paolucci sulla questione delle borse lavoro per i pazienti psichiatrici

La Asl di Pescara interviene e replica ai consiglieri regionali del Pd Antonio Blasioli e Silvio Paolucci in merito alla questione delle borse lavoro destinate ai pazienti psichiatrici del Pescarese. I consiglieri avevano infatti parlato di tagli e cancellazioni delle borse lavoro con un grave danno per i pazienti. L'azienda sanitaria ha fatto sapere di aver provveduto come le altre Asl abruzzesi, a regolamentare l'assegnazione delle borse lavoro in base alla legge 94/2000 che prevedeva l’attivazione di borse lavoro a favore di utenti affetti da patologia psichiatrica, seguiti dai Dipartimenti di salute mentale delle aziende sanitarie locali, che sono ritenuti in possesso di abilità sociali tali da consentirne uno stabile inserimento in un ordinario contesto lavorativo.

"Le borse-lavoro per l'utenza psichiatrica costituiscono uno strumento a valenza socio sanitaria di terapia occupazionale e si inseriscono nel percorso terapeutico- riabilitativo individuale come progetto di recupero e consolidamento di abilità specifiche (lavorative, relazionali e sociali). La riabilitazione psichiatrica, nella sua accezione più ampia di integrazione sociale e lavorativa, è infatti fondata sul presupposto che il paziente, nonostante il disagio psichico e le disabilità indotte dalla malattia, possa sviluppare o riacquisire capacità perdute che gli consentano di integrarsi nella vita di comunità e recuperare quindi ruoli adeguati al proprio ambito personale, familiare e sociale. Le borse lavoro s'innestano infatti nel progetto di presa in carico del paziente, come strumento necessario al mantenimento dello stato di salute psichica e alla prevenzione del rischio di cronicità insito nella patologia psichiatrica. La borsa lavoro è quindi uno strumento terapeutico riabilitativo con durata limitata e non ha valenza di sussidio economico e sociale di competenza degli enti locali pubblici e privati e proprio per questo non costituisce reddito da lavoro dipendente."

La Asl, per garantire la massima trasparenza ed efficacia di questi strumenti, ha provveduto a predisporre un regolamento con i seguenti punti salienti:

"Le borse-lavoro hanno durata annuale, sono rinnovabili fino ad un massimo di cinque anni dopo attenta valutazione da parte dell’équipe del centro di salute mentale (Csm). La scelta di porre termine alla durata è dettata dalla necessità di evitare forme di cronicizzazione e assistenzialismo stimolando invece i processi di integrazione nel contesto socio-lavorativo e la fuoriuscita dal circuito psichiatrico. A tale proposito si fa presente che la maggior parte dei regolamenti esistenti in altre Asl prevedono periodi di durata inferiore rispetto a quanto previsto nella Asl di Pescara.

All'utente impegnato nella borsa-lavoro è corrisposto, come stabilito dalle linee di indirizzo di cui alla legge Regionale 94/2000 un compenso mensile pari all’80% della pensione minima Inps, al netto dell’assicurazione Inail e responsabilità verso terzi che saranno stipulate direttamente dalla Asl. Tale importo va riferito alla presenza giornaliera dell’utente presso l’ente ospitante per almeno due giorni alla settimana e almeno 40 ore mese. A tale proposito si fapresente che il corrispettivo mensile della borsa lavoro è stato aumentato rispetto agli anni passati, in quanto è stato riparametrato alla pensione minima Inps"

L'idoneità alle borse lavoro, aggiunge la Asl, è stabilita dal responsabile del centro di salute mentale che valuta anche possibili incompatibilità, o mancanza di requisiti per svolgere determinate mansioni da parte dei pazienti per evitare di esporli a possibili rischi o mettendo a rischio terzi.

"La spesa prevista per le borse lavoro da erogare nel 2022 non è stata ridotta ed il numero di borse lavoro già erogabili per l’anno in corso sono superiori a quelle erogate dalla maggior parte delle Asl abruzzesi e che altre borse lavoro potranno essere autorizzate nei restanti mesi dell’anno. In ultimo si fa presente che molti giovani utenti, sono stati inseriti in borsa lavoro per la prima volta, cosa che non avveniva facilmente prima dell’approvazione del
regolamento aziendale, e grazie al rinnovato impegno degli operatori dei centri di salute mentale, si spera che molti di loro potranno essere realmente recuperati al lavoro autonomo, evitando forme di assistenzialismo e di spreco del denaro pubblico."

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