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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Raddoppio ferroviario Pescara-Roma, vertice in Regione: si lavora sulla "Variante Interporto"

Al tavolo tecnico anche il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca per cui quella è l'unica soluzione possibile: limiterebbe il consumo del suolo, presentate anche soluzioni fattibili per intervenire sulle possibili esondazioni del fiume

Vertice in Regione per parlare delle possibile variazioni al progetto del raddoppio ferroviario Pescara-Roma. A portare le istanze sul tavolo sono state le amministrazioni locali e in particolare i sindaci di Chieti, Scafa e Manoppello con quest'ultimo, Giorgio De Luca, che al vaglio dei rappresentanti dell'ente presenti con tra questi il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri “che con determinazione ci affianca in questa battaglia per la tutela del territorio” sottolinea, ha posto alcuni nodi cruciali a cominciare dal fatto che per lui l'unica via percorribile sia quella di puntare sulla cosiddetta “Variante Interporto” illustrata insieme all'assessore comunale Giulia De Lellis e la vicepresidente della commissione comunale Rfi Barbara Toppi.

“Pertanto – aggiunge De Luca – ci siamo messi a disposizione della Regione perché apra un confronto franco con Rfi con l’obiettivo di riscrivere una nuova pagina progettuale d’intesa con le comunità locali”. Sul tavolo le amministrazioni comunali e i loro uffici tecnici hanno portato anche altri temi: il problema legato alle esondazioni del fiume Pescara i caso di progetto in Variante e il consumo del suolo. Sul primo punto, spiega il sindaco di Manoppello, “usciamo dal tavolo tecnico con soluzioni concrete da proporre ad Rfi e l’impegno della Regione a favorire uno studio sulle vasche di esondazione a monte del fiume del Pescara e dunque sul territorio comunale che garantirebbero ulteriore sicurezza per l’infrastruttura in Variante. Si tratta di integrare le vasche di espansione a monte dell’Interporto: operazione che interesserà ulteriori 100 ettari che ora dovremo individuare e che metteremo nero su bianco in uno studio a cui gli uffici tecnici dei comuni di Chieti e Manoppello lavoreranno insieme nei prossimi giorni”. Quindi il consumo del suolo.

“L'attuale progetto Rfi – spiega De Luca - da un lato, nel centro urbano, con il raddoppio in affiancamento al tracciato esistente si sventra la città, si abbattono case ed attività commerciali, si complicano i collegamenti con gravi problemi per il trasporto pubblico locale dirottato su strade troppo strette per il passaggio di autobus e mezzi mentre dall’altro, fuori dal centro cittadino, il tracciato prevede l’abbandono in affiancamento alla linea storica e la realizzazione di un imponente viadotto articolato in tre elementi. Il viadotto che sormonta prima la statale, poi l’autostrada e infine il fiume Pescara, a forte impatto ambientale, costituirebbe un unicum in Val Pescara in quanto sola infrastruttura che taglia trasversalmente ed in modo così significativo la vallata. Inoltre, questo viadotto in rilevato, interferirebbe con Alanno gas, che resta un’area totalmente insicura”. “L’auspicio – conclude il primo cittadino - è che la Regione si sieda al tavolo con Rfi potendo fornire ogni risposta utile per favorire una Variante di progetto efficace e rispettosa dei territori. Per quanto riguarda Manoppello continueremo a favorire il dialogo fra enti e a proporre soluzioni alternative concrete che auspico possano finalmente portare buoni frutti”.

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