Tutelare l'ambiente e combattere lo sfruttamento: i cellulari usati li raccolgono gli studenti del liceo artistico Misticoni-Bellisario
Un vero e proprio punto di raccolta aperto a tutti quello realizzato dagli alunni della 2F: chiunque può consegnare il suo cellulare, smartphone o tablet rotto, non più usato o danneggiato perché i materiali di cui è fatto vengano estratti e riutilizzati, oltre all'obiettivo ambientale c'è anche quello "umano"
Non solo un'iniziativa per “educare” all'importanza del riciclo ancor più per quegli oggetti i cui materiali hanno un valore anche nell'ottica del riutilizzo, ma anche per sensibilizzare alla tutela dell'ambiente e combattere lo sfruttamento dei bambini che troppo spesso vengono impiegati per l'estrazione dei metalli necessari a realizzarli.
Con questi obiettivi la classe 2F del liceo artistico Misticoni-Bellisario (MiBe) ha realizzato un punto di raccolta nella scuola per raccogliere cellulari usati, danneggiati o inutilizzati nell'ambito del progetto della onlus Institute Jane Goodall Italia, l'etologa britannica che vive e lavora in Africa e che ha dedicato tutta la sua vita a proteggere gorilla e scimpanzé e il loro ambiente perché, sottolinea il docente Antonio D'Angelo che ha realizzato il punto di raccolta con i ragazzi, “è minacciato dalle compagnie minerarie che vogliono sfruttare il territorio per estrarre i metalli (coltan, rame, litio e altro) che si trovano nei nostri cellulari”. Di qui anche il messaggio umanitario per combattere questa terribile forma di sfruttamento. “Raccogliere i cellulari – aggiunge il docente - significa salvaguardare l'ambiente dalla dispersione di rifiuti hi-tech, salvaguardare l'habitat dei primati, e proteggere i bambini”.
Il punto di raccolta è aperto a tutta la cittadinanza e chiunque potrà recarsi nell'istituto per mettere il proprio cellulare, smartphone o tablet (questi gli unici oggetti da consegnare) rotto, danneggiato o anche semplicemente inutilizzato. Una colta raggiunto un certo peso sarà una ditta specializzata a prelevare il materiale e portarlo in un centro specializzato per lo smaltimento con lo scopo di estrapolare metalli preziosi ed essere riutilizzati e non dispersi nell'ambiente.