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La protesta dei locali di via Battisti, piazza Muzii e corso Manthoné: "Non riapriremo"

Le cause sarebbero da ricercare negli orari ipotizzati dal Comune, che vorrebbe far chiudere a mezzanotte nell'infrasettimanale e all’una nel weekend, e nella mancata ufficializzazione delle regole a cui attenersi, specie per l’occupazione del suolo pubblico

Clamorosa protesta dei locali di via Battisti, piazza Muzii e corso Manthonè, che hanno annunciato la loro volontà: "Non riapriremo". Nonostante, infatti, il nuovo Dpcm dia la possibilità agli esercenti di rialzare le serrande a partire dal 18 maggio, chi opera nella movida (sia quella del centro sia quella di Pescara vecchia) preferisce non approfittare di questa opportunità. 

Le cause sarebbero da ricercare negli orari "da coprifuoco" ipotizzati dal Comune, che vorrebbe far chiudere a mezzanotte nell'infrasettimanale e all’una nel weekend, e nella mancata ufficializzazione delle regole a cui attenersi, specie per l’occupazione del suolo pubblico. E così i gestori, sottolineando di avere "a cuore la salute pubblica" dei propri clienti e dipendenti, lanciano l'hashtag #pescaradavivere e affermano:

“In questo momento di così grande difficoltà siamo pronti a un ulteriore e durissimo sforzo per tutelare un bene superiore e irrinunciabile: la salute. Abbiamo quindi deciso di mantenere i nostri esercizi chiusi alla somministrazione al pubblico. Vogliamo tornare a operare in sicurezza, vogliamo continuare a creare ricchezza per la nostra città, vogliamo continuare a far brillare Pescara. Lo faremo e per questo siamo pronti a questo costosissimo sforzo per poter tornare a operare in libertà e senza restrizioni”.

Manifesto #pescaradavivere

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