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La protesta dei lavoratori abruzzesi dello spettacolo: "Oltre mille famiglie in grave difficoltà"

L'Ars Abruzzo ha prodotto un video con le testimonianze di imprenditori e lavoratori del settore dello spettacolo duramente colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia

Un nuovo grido d'allarme arriva dai lavoratori e imprenditori del settore dello spettacolo. L'Ars Abruzzo, che nasce come punto di riferimento della Fedas (Federazione aziende spettacolo Italia) ha infatti realizzato un video con le testimonianze di alcuni imprenditori del territorio abruzzese che spiegano come la situazione sia diventata ormai insostenibile a causa delle restrizioni che hanno duramente colpito il settore dell'intrattenimento e degli spettacoli dal vivo. Oltre un migliaio di famiglie sono colpite direttamente in Abruzzo dalla crisi economica generata dalla pandemia, per le aziende che forniscono servizi tecnici, audio, video e luci al mondo del teatro, dello spettacolo dal vivo, della convegnistica e degli eventi live.

Il presidente di Ars Abruzzo Volpe spiega all'Ansa come lo scopo dell'associazione sia quello di tutelare, e valorizzare questo genere di imprese ferme ormai da troppo tempo avviando una trattativa con le istituzioni e il Governo, a partire dalle riforme strutturali del comparto fino alle graduali riaperture e ripartenze in sicurezza:

I nostri materiali sono fermi in magazzino, non riusciamo ad arrivare a fine mese. Abbiamo sempre avuto una vita lavorativa frenetica, questo stop forzato ci ha dato modo di riflettere. Ripartiamo con i protocolli giusti, ma ripartiamo. Prima che sia troppo tardi

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