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L'appello della Simeu raccolto da Albani: "Pronto soccorso intasati, recarsi solo per reali necessità"

Anche il direttore dell'unità operativa complessa Medicina e Chirurgia d'urgenza dell'ospedale di Pescara invita, come la società italiana di medicina d'emergenza e urgenza i cittadini a non andare in pronto soccorso se non per problemi di salute rilevanti

«Invitiamo a impegnare le strutture dell’emergenza-urgenza (112, 118 e pronto soccorso) solo in caso di reale necessità, senza utilizzarle come soluzione alternativa alle strutture destinate all’assistenza non urgente».
Questo l'appello che lancia la Simeu, la società italiana di medicina d'emergenza e urgenza, dopo il marcato aumento dei contagi da Covid-19.

«La situazione nei pronto soccorso è in peggioramento», segnala ancora la Simeu, «oltre al crescente numero di pazienti, sia Covid che non-Covid, si aggiunge l’intasamento provocato da persone con sintomi lievi o addirittura assenti che, non rivolgendosi o non trovando supporto sul territorio, si recano nei pronto soccorso per esigenze sanitarie prive di qualunque elemento di urgenza. Le ambulanze e i pronto soccorso sono risorse preziose per l’intera popolazione, un patrimonio che deve essere tutelato e difeso dagli stessi cittadini, nell’interesse di tutti».

Un appello che viene raccolto e rilanciato anche da Alberto Albani, direttore del pronto soccorso dell'ospedale "Santo Spirito" di Pescara: «Non bisogna correre in pronto soccorso se non strettamente necessario». 

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