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Troppi ricoveri in Geriatria e il pronto soccorso va in tilt, pazienti dirottati verso altri ospedali

Come conferma il direttore Alberto Albani per 48 ore i pazienti verranno trasferiti nelle strutture ospedaliere vicine a Pescara

Pronto soccorso dell'ospedale di Pescara in tilt nelle ultime ore a causa dell'eccessivo numero di ricoveri nel reparto di Geriatria.
I pazienti anziani continuano ad arrivare nel pronto soccorso che però non potendo effettuare ricoveri non riesce a gestire il sovraffollamento anche per questioni di sicurezza legate al Covid-19.

Per questo motivo, come conferma il direttore della struttura, Alberto Albani, per i prossimi due giorni i pazienti verranno dirottati sia verso gli altri ospedali della Asl, ovvero Penne e Popoli, sia verso quelli vicini come Atri, Chieti e Ortona. 

Albani rivolge anche un invito alla cittadinanza ossia di recarsi nel pronto soccorso solo per casi realmente gravi mentre per casi più facilmente gestibili di rivolgersi prima ai medici di base di giorno e alla guardia medica nelle ore notturne. L'alto numero di anziani ricoverato è dovuto a patologie croniche tipiche di chi ha un'età avanzata, come problemi cardiocircolatori, respiratori e bronchiti croniche, ma anche ai malanni di stagione dovuti al freddo. Anche nei giorni passati, rivela Albani, diversi anziani sono stati tenuti in attesa in pronto soccorso anche per 24 ore. Sempre Albani ricorda come queste patologie siano peggiorate a causa della pandemia e della conseguente sedentarietà. Al momento è stato deciso il dirottamento dei codici gialli e verdi per consentire il riassorbimento della situazione. I casi più gravi, come i traumi vengono comunque trattati.

Aggiornamento ore 17:56: La Asl ha inviato un comunicato stampa con il quale conferma quanto anticipato al nostro giornale dal direttore Albani. L'azienda sanitaria locale segnala un iper afflusso nel pronto soccorso con conseguente temporanea sospensione degli accessi di area medica. «Negli ultimi giorni», si legge nella nota, «si è verificato un imprevedibile super-afflusso di pazienti di area medica, con difficoltà/ impossibilità di ricovero, essendo tutte le aree mediche, chirurgiche e specialistiche sature. Per tal motivo si è riunita, in data odierna, d’urgenza un’unità di crisi costituita dal direttore sanitario aziendale, Antonio Caponetti, dal direttore dei presidi ospedalieri, Valterio Fortunato, dal direttore del dipartimento di urgenza emergenza Alberto Albani, dal direttore del dipartimento medico, Giustino Parruti, che previa comunicazione all’assessore regionale alla Sanità, al direttore del dipartimento della Regione Abruzzo, al prefetto della provincia di Pescara, al sindaco di Pescara, ai direttori generali, ai direttori dei pronto soccorso, delle centrali operative 118 delle altre Asl abruzzesi, ai responsabili medici delle case di cura, ha stabilito di sospendere per 48 ore l’attività di accettazione in pronto soccorso di pazienti con patologie mediche. Saranno assicurate tutte le accettazioni per le patologie tempo dipendenti o di pertinenza degli altri dipartimenti. I pazienti di area medica saranno indirizzati nei pronto soccorso degli ospedali viciniori in primis, e di tutti gli altri regionali, se necessario. È stata richiesta alle centrali regionali 118 una eccezionale collaborazione, creando le opportune sinergie a che tali pazienti possano trovare accoglienza negli altri pronto soccorso. Ciò si è reso necessario, dovendo continuare a garantire le misure di controllo delle infezioni e di trasmissione della patologia da Sars Cov2 in area ospedaliera, con i conseguenti vincoli in termini di ricoveri sovrannumerari. Dovendo, altresì assicurare adeguata assistenza ai pazienti che sono in attesa di ricovero ed a quelli già ricoverati, stante l’attuale impossibilità di dimettere i pazienti ricoverati. Tale provvedimento potrà essere ripetuto o prorogato qualora il numero dei pazienti di area medica in attesa di ricovero in pronto soccorso a Pescara torni a eccedere il numero di 25 per più di 12 ore. Si fa infine appello alla cittadinanza affinché ricorra al Pronto Soccorso nei casi veramente indispensabili».

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