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Fiducia e comportamenti per la prevenzione del Covid, università capofila in uno studio internazionale

La d’Annunzio è capofila in uno studio condotto in 23 Paesi. Responsabile principale è il professor Stefano Pagliaro

L’università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara è capofila di uno studio internazionale condotto in 23 Paesi in diversi continenti (Europa, nord e sud America, Asia, Australia) sugli antecedenti dei comportamenti che possono ridurre la diffusione del Covid. Lo studio, che ha ricevuto un finanziamento dalla “European Association of Social Psychology” ed è stato supportato anche dall'agenzia di comunicazione Pomilio Blumm, ha coinvolto un ampio gruppo di ricerca a livello internazionale.

Responsabile principale dello studio è il professor Stefano Pagliaro, docente di psicologia sociale al dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche della “d’Annunzio” ed esperto dei temi della moralità e della fiducia. Il professor Pagliaro condivide la responsabilità scientifica del progetto con la professoressa Simona Sacchi e il professor Marco Brambilla dell’Università di Milano-Bicocca e la professoressa Maria Giuseppina Pacilli dell’Università degli Studi di Perugia. Lo studio, frutto di questa estesa collaborazione internazionale, di cui l’Università “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara è il vertice, è ora in corso di pubblicazione sulla rivista “PLOS ONE” e può essere consultato a questo link

«In attesa dello sviluppo di cure efficaci e degli effetti positivi dei vaccini contro il Sars-Cov-2 - spiega il professor Stefano Pagliaro - la modifica dei comportamenti individuali è fondamentale per rallentare la diffusione del virus. Il nostro studio ha inteso comprendere quali fattori determinassero la messa in atto di comportamenti che non solo mirano a ridurre la diffusione del virus, ma rappresentano anche un prendersi cura degli altri».

I dati mostrano che «la fiducia nelle istituzioni, negli altri cittadini e in modo particolare nella scienza si legano alle intenzioni di mettere in atto questi comportamenti, molto più di quanto facciano i numeri reali della diffusione della pandemia. Questi risultati possono fornire spunti importanti per la diffusione di messaggi istituzionali legati alla salute. La nostra capacità di lavoro in sinergia con tanti e tanto importanti centri di ricerca internazionali del nostro settore - sottolinea Pagliaro - collocano l’Università “Gabriele d’Annunzio” in una posizione di grande prestigio scientifico a livello internazionale»

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