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Ecco come sarà l'innovativo "villaggio verticale" di via Cetteo Ciglia tra spazi sociali e primo soccorso

Presentato al Puf di Instambul Pandemics and urban form dello studio Zedaplus: è il primo progetto di rigenerazione urbana e sociale per le residenze sociali pubbliche dell’Ater di Pescara.

Un villaggio verticale antisismico dove gli alloggi sono solo uno degli elementi di quello che il presidente dell'Ater Pescara Mario Lattanzio definisce “un nuovo modello abitativo, resiliente e sostenibile, in grado di migliorare la qualità della vita non solo per chi lo abita ma anche per tutti quelli che frequentano l’intero quartiere”. E' quello in cui si dovrebbe trasformare una palazzina di via Cetteo Ciglia il cui progetto di riqualificazione è stato presentato ufficialmente ad Istanbul in occasione della prima conferenza internazionale Pandemics and urban form (Puf) dagli architetti della Zedapuls cui è stata affidata la redazione dello stesso.

Gli appartamenti varieranno tra 13 e 17, ma lo stabile avrà spazi sociali aperti anche al pubblico, un punto di primo soccorso ospedaliero, un impianto per la distribuzione di gas medicali in casi di emergenza così che si crei una sorta di area di primo soccorso in casa andando ad alleggerire la pressione ospedaliera, oltre a zone relax e zone per la socializzazione, baby parking, smart working zone, creative room, fitness room, meeting room e garden zone. Servizi che saranno attivati anche al piano terra per essere a disposizione di tutti i residenti del quartiere. L'edificio termina con con un tetto giardino, uno spazio dinamico aperto e luogo di aggregazione. Il risultato sarà un villaggio verticale dei servizi, inteso sia come luogo di relazioni sia come habitat della condivisione e della cura, dove salute, cultura, sport, svago e lavoro prolungheranno la sfera privata delle abitazioni per rispondere alla crisi climatica e pandemica attraverso l’architettura, spiegano l'Ater e lo studio che ha preparato il progetto.

A dare i dettagli sono oltre all'architetto Gianni D'Addazio (direttore dell'Ater Pescara) anche i due architetti della Zedaplus. “Un progetto pilota che avrà al piano terra – spiega D’Addazio - spazi sociali aperti anche al pubblico, interpretando i valori della cura e delle relazioni sociali della comunità e dell’intero quartiere”, sottolineando il valore dell'area di primo soccorso. “Attraverso un finanziamento di 2.7 milioni di euro che la Regione Abruzzo ha emanato per l’attuazione di programmi integrati di edilizia residenziale sociale – sottolinea Lattanzio – abbiamo dato vita a un intervento di grande impatto sulla qualità dello spazio e in continuità funzionale con l’edificio esistente”. “Questi spazi saranno aggiunti ad ogni piano per tutta l’altezza dell’edificio e avranno funzioni specifiche in risposta ai nuovi bisogni legati al lavoro, allo studio e alla socializzazione degli utenti – specificano i due architetti - e invaderanno anche il piano terra creando un prolungamento dei servizi di quartiere”.

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