I "Nuovi Serenissimi" della Fly Story sorvolano Vienna come d'Annunzio 105 anni fa
A 25 anni dalla nascita dell'associazione e a 105 dal "folle volo" che portò il Vate e altri audaci aviatori a sorvolare la città austriaca lanciando volantini tricolore, la stessa rotta è stata ripercorsa dai piloti di Pescara, Casale Monferrato e Padova
È una delle imprese più note di Gabriele d'Annunzio quella del volo su Vienna noto anche come il "olle volo". Era il 9 agosto 1918 quando insieme ad altrettanto temerari aviatori de “La Serenissima” (questo il nome della squadriglia) e cioè Natale Palli, Antonio Locatelli, Gino Allegri, Aldo Finzi, Piero Massoni, Giuseppe Sarti, Ludovico Censi e Giordano Granzarolo volò sulla città lanciando 50mila volantini tricolore con cui provocatoriamente si invitavano gli austriaci a mettere fino alla guerra.
A 105 anni da quell'impresa e per festeggiare i 25 anni dell'associazione Piloti di cultura Fly Story proprio questi ultimi hanno ripercorso quella rotta. L'associazione che ha due sedi, una a Pescara e l'altra a Casale Monferrato, segue le rotte del Vate dal 1998 studiandole e ricostruendole. Sono i “Nuovi Serenissimi” e i risultati delle loro ricerche sono stati pubblicati in diversi libri ed articoli diventando un patrimonio per ricercatori, storici e studenti.
Il “IV Ramake” quello del volo dannunziano su Vienna con i piloti arrivati da Pescara, Casale Monferrato e Padova che l'8 agosto si sono incontrati al Catello di San Pelagio (Padova) proprio il luogo da cui d'Annunzio e i suoi compagni partirono.
I piloti Fly Story sono stati accolti dalla proprietaria del castello la contessa Ricciarda Avesani Zaborra, nelle stesse stanze dove d’Annunzio e i suoi piloti preparavano il “folle volo”. All’alba del 9 agosto il decollo per Vienna volando sulla rotta storica: Venezia, foci del Livenza, tra Udine e Palmanova, poi a salire sulle alte vette tra il Monte Nero e il Monte Tricorno.
Sui monti le condizioni meteo avverse (temporali e nuvole che riducevano la visibilità) hanno reso difficile e impegnativo il volo dei piloti Fly Story che non hanno però rinunciato allo storico obiettivo forti del motto degli aviatori “donec ad metam” e cioè fino alla meta. Arrivati nella città austriaca i piloti Italiani si sono uniti ad altri piloti austriaci per il sorvolo di Santo Stefano e il Graben.
Nel pieno rispetto di quello che fu il volo del 1918 anche in questo caso è stato lanciato un volantino in cui però c'era scritto “Austria e Italia unite per la cultura e la libertà in Europa”. Una tappa è stata fatta anche al famoso museo “Red Bull Hangar 7” di Salisburgo.
I piloti di Pescara che hanno partecipato alla rinnovata impresa sono Eugenio Sirolli, Giuseppe Failla, Carlo Zuccarini. Questi invece i piloti di Casale Monferrato: Bragato Stefano, Sandro De Ambrosis, Edoardo Cappa. Per Padova Andrea Sicuro.