Partono insieme i cantieri nella zona sud, si rischia il collasso della viabilità: impossibile raggiungere la scuola di via Scarfoglio
Bonifica della riserva dannunziana e cantiere sulla riviera con il traffico deviato tutto su una "ristretta" via della Bonifica. Chiude via Silone: per il presidente della commissione Mobilità Armando Foschi non si può pensare di far partire tutto il 2 ottobre, a meno che non si decida di lasciare aperta via Silone lavorando di notte nella pineta. Senza soluzioni "pronto a incatenarmi"
Sì ai lavori di bonifica nella pineta dannunziana visti i rischi legati sia all'incolumità che la possibilità di nuovi incendi, ma secco “no” alla chiusura di via Silone e al restringimento di strada della Bonifica in concomitanza con l'avvio del cantiere che porterà alla chiusura del lungomare da piazza Le Laudi a via Celommi. Cantiere che prevede la deviazione del traffico proprio su via della Bonifica con l'impossibilità di raggiungerla dall'unica strada che consente, viceversa, di arrivare alla scuola di via Scaroglio: via Ignazio Silone.
A denunciare quella che potrebbe diventare una situazione di ingestibile caos con il totale blocco della parte sud della città che rischia di incartarsi tra i cantieri creando disagi a chi porta i figli a scuola, a chi si sposta per lavoro e a chiunque dovesse trovarsi a passare in zona, è il presidente della commissione comunale Mobilità Armando Foschi che si dice certo del fatto che non ci sarà il sì del consiglio comunale ai due interventi in contemporanea (sia per la bonifica della pineta che per il cantiere del lungomare si prevede l'avvio dei lavori il 2 ottobre), ma che nel dubbio annuncia l'intenzione di incatenarsi per impedire che ciò avvenga. L'unica soluzione per lui, è che i lavori all'interno della riserva per la rimozione di quasi 300 alberi e sugli oltre 650 che devono essere disboscati con i tronchi che secondo il progetto saranno posizionati nell'aiuola che divide via Antonelli da via Silone, è che questi si facciano di notte limitando almeno in parte i disagi alla viabilità. Una soluzione che soprattutto garantirebbe l'apertura nelle ore del giorno proprio di via Silone, così che i genitori possano raggiungere la scuola senza troppi disagi.
Un'istanza che Foschi ha fatto presente al dirigente del settore Verde Mario Caudullo che ha confermato l'intenzione di far partire i due cantieri lo stesso giorno con tutte le modifiche alla viabilità e le chiusure fin qui enunciate. A lui il presidente della commissione mobilità ha ribadito come via Silone sia “l'unico asse stradale che oggi permette l'accesso alle scuole di via Scarfoglio” oltre al fatto che con via Pantini non ancora completata e dunque chiusa nonostante l'annuncio fatto già nell'estate 2022 per un inaugurazione autunnale che non c'è stata, “non c'è la possibilità di individuare una viabilità alternativa”.
“Ferma restando l’urgenza dei due distinti interventi, pare evidente che tra l’ufficio Verde e l’ufficio Mobilità si sia verificato un corto circuito informativo, perché non è pensabile isolare un intero quartiere e centinaia di famiglie chiudendo qualunque strada di accesso o di uscita e soprattutto creando un caos nella viabilità che non vogliamo neanche immaginare”, chiosa Foschi.
“Chiaramente – aggiunge - tale soluzione non passerà mai l’esame del consiglio comunale, anzi siamo pronti a incatenarci al cantiere per impedire una simile assurdità che paralizzerà Pescara. Piuttosto è evidente che a fronte di un’urgenza improcrastinabile il cantiere della pineta vada aperto, ma concentrando gli interventi nelle ore notturne, agevolando le operazioni illuminando a giorno l’area e soprattutto di sabato e domenica, quando le scuole sono chiuse e i disagi limitati o comunque sopportabili”, ribadisce entrando nel dettaglio della proposta che avanza.
“A questo punto, visto che tra due settimane dovrebbero aprire entrambi i cantieri, convocheremo con la massima urgenza una seduta congiunta con la commissione Lavori pubblici del presidente Massimo Pastore chiedendo la presenza dell’assessore alla Mobilità Albore Mascia, del dirigente Giuliano Rossi e della polizia locale, innanzitutto per capire come sia possibile che gli uffici non si siano resi conto delle difficoltà oggettive e macroscopiche dei due cantieri incompatibili tra loro e soprattutto – conclude - quali misure intendano adottare per scongiurare problematiche a oggi intollerabili”.